Inter via Getty Images

Inter, lo spogliatoio è una polveriera
APRE LO SFOGATOIO - “Fino a gennaio ho fatto bene, ma quando è iniziato il 2016 sono stato tolto per due mesi e di certo non avrei potuto fare goal dalla panchina. Il futuro? Non accetterei di essere gestito così la prossima stagione, sono venuto qui per giocare sempre e posso farlo, non sono venuto per fare panchina”. Queste le parole di Stevan Jovetic a margine della gara contro l’Empoli. Dichiarazione nuda e cruda, che squarcia una tela già molto confusa con fendenti precisi e diretti. Come a dire: la stagione è finita, non c’è più niente da preservare, può aprire ufficialmente lo sfogatoio degli scontenti. Il montenegrino lo ha inaugurato senza alcun velo, con tutte le zone ben esposte alla luce del sole. Ma anche Kondogbia, qualche settimana fa, aveva palesato lo stesso problema: “Mi aspettavo di giocare di più, invece Mancini cambia spesso”. E poi qualche spallata irregolare con Icardi e ieri il battibecco con Juan Jesus, ormai malato cronico di distrazioni all’interno dell’area di rigore.
TEMPO DI RIFLESSIONI - Insomma, nello spogliatoio dell’Inter qualcosa non va per il verso giusto. Prima c’erano dubbi, adesso sono diminuiti drasticamente. Nella costruzione futura della squadra, Mancini dovrà tenere conto anche di questo, anche se sa che difficilmente Ausilio potrà prenderne altri dieci nuovi nel corso della prossima estate. Forse da qui i dubbi avanzati dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che spiega come l’ex City stia seriamente pensando se sia il caso di continuare o meno sulla panchina dell’Inter. Intanto i malumori serpeggiano, sarà il caso di trovare un freno il prima possibile.