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    Spalletti: 'Inter, per vincere a Torino devi osare. A loro toglierei Allegri' VIDEO

    Spalletti: 'Inter, per vincere a Torino devi osare. A loro toglierei Allegri' VIDEO

    • Pasquale Guarro, inviato alla Pinetina
    Alla vigilia della sfida contro la Juventus, il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa di Appiano Gentile.

    Ai tifosi su Facebook -  “Sappiamo che dobbiamo andare lì a giocarci la nostra partita, con le nostre certezze e senza timore, ma con il giusto rispetto. Adesso abbiamo la certezza di avere delle qualità, dobbiamo continuare a lavorare in maniera seria per mettere punti dato che gli obiettivi che abbiamo sono distanti. Ci vorranno molti punti per continuare ad ambire ai nostri obiettivi. Cosa si prova ad andare a Torino da capolista? Non si prova niente, non andiamo ad affrontare i terzi in classifica, ma chi ha vinto gli ultimi sei campionati e quindi dovremo essere bravi a valutare tutto attentamente. Non andremo a cercare confronti, sappiamo già chi siamo e cosa siamo diventati“

    Cosa significa per il vostro progetto andare a Torino da primi in classifica?
    “Significa che abbiamo una precisa identità sulla quale continuare a lavorare  per cercare di raggiungere quegli obiettivi che abbiamo nella testa. Visto come vanno tutte le squadre ci vorranno tanti punti e la consapevolezza di ciò che siamo diventa fondamentale“

    Che partita dovrete fare?
    “Siamo sicuri delle nostre qualità, andremo a giocare la partita per fare più ponti possibile. Ogni partita deve essere l'occasione per aggiungere punti in classifica”

    In cosa oggi l'Inter è superiore alla Juve?
    “Non la guardiamo sotto questo aspetto. Hanno vinto gli ultimi sei scudetti e hanno giocato due finali di Champions. Sappiamo che ostacolo abbiamo di fronte, ma in questi mesi abbiamo costruito la nostra identità, poi il campo dirà se abbiamo fatto abbastanza per vincere o confrontarci per squadre forti come la Juventus”.

    Brozovic è una tentazione?
    “Per quelle che sono state le scelte che abbiamo adoperato finora, le valutazioni sono facili da fare. Spesso alcuni che sembravano togliere equilibrio poi sono stati la soluzione. Abbiamo un centrocampo forte,farò delle scelte, ma non boccerò nessuno”.

    Può provare a sorprendere gli avversari con una tattica diversa?
    “Non abbiamo bisogno di inventarci niente, per quelli che sono stati i nostri risultati e il nostro cammino, dobbiamo ripetere ciò che abbiamo fatto contro altri avversari. Ci fidiamo delle nostre qualità, non vedo perché si dovrebbe tirare a campare in una partita come questa. Andremo a metterci dentro le nostre certezze e i nostri equilibri, ciò che la squadra riconosce, le nostre pressioni e le nostre fughe”.

    Cosa dovrà fare l'Inter per contrastare la Juve?
    “Deve farsi trovare pronta dal primo minuto sotto l'aspetto della personalità, dovremo avere reazioni forti alle loro proposte. Sanno bene come si cambia faccia all'interno della stessa partita, Allegri è uno dei migliori nelle scelte a gara in corso per cui dovremo essere immediati nelle reazioni”.

    Se l'Inter vincerà contro la Juve l'obiettivo diventerà lo scudetto?
    “Vogliamo arrivare in fondo con più punti possibile. Ce ne sono altre di squadre che hanno i notri stessi obiettivi, ma al momento dovremo proseguire passo dopo passo, stando sempre sul pezzo. Non è una partita che cambia i pensieri e gli obiettivi. La strada è ancora lunga, dobbiamo mantenere equilibrio e nervi saldi”.

    A Torino hai vinto solo una volta in Coppa Italia, i risultati passati ti hanno insegnato qualcosa?
    “Le partite insegnano sempre qualcosa, creano presupposti di crescita, portano notizie su cui lavorare nel post partita. A Torino ho imparato molto”. 

    Che messaggio dai alla squadra e all'ambiente in vista della gara di domani?
    “Direi che abbiamo tutto per andarci a giocare la partita per il massimo del risultato”

    Sentite la pressione della gara?
    “Viene definito il derby d'Italia, per cui ti carica di voglia di fare, ma dobbiamo riconoscere l'insidia. Dobbiamo tradurre sul campo tutto ciò che circonda il nostro mondo. Bisogna avere una testa pensante quando facciamo certe cose, non dobbiamo mai perdere lucidità. Sul video che hanno girato credo che più che agli interisti dovrebbe chiedere scusa a tutti gli innocenti che hanno dovuto nascondersi davvero nelle fogne. Mi sentirei in imbarazzo a lavorare con accanto persone così”. 

    La fisicità sarà un fattore importante da opporre alla Juventus?
    “Si, perché loro hanno tante possibilità per andare in gol. Avere una squadra tonica e di impatto può creare sicuramente un vantaggio”. 

    Chi toglierebbe alla Juve?
    “Toglierei Allegri, è il migliore di tutti nell'interpretazione delle partite. Ha fatto vedere di essere innovativo nel cambiamento repentino”. 

    Domani pretende che la squadra abbia ancora più convinzione nel voler vincere rispetto a Napoli?
    “Dopo quella gara parlammo anche di questo aspetto. Notavo molta soddisfazione al rientro negli spogliatoi e nel dialogo ho riportato questo aspetto, è vero che è stato un buon risultato, ma in determinati momenti potevamo osare di più. Di conseguenza mi aspetto che ci sia una presa una presa di coscienza”. 

    Karamoh è un giocatore pronto?
    “Ha tanta inventiva, ha capacità nell'uno contro uno ed è uno che si può usare in qualsiasi gara, ma è chiaro che anche l'esperienza è una dote importante per questi tipi di partite. Ha davanti a lui importanti prospettive, ma non carichiamolo di eccessive reponsabilità”.

    C'è già qualcosa che porta l'Inter ad essere competitiva anche contro la Juve?
    “La cosa che mi lascia più tranquillo è vedere la voglia che ci mettono i miei calciatori”

    Borja Valero lo preferisce trequartista o mediano?
    “Lo preferisco in campo. Per me è fortissimo come trequartista perché sa andare nello spazio, mi chiude subito le linee di passaggio. Ma detto questo è anche uno dei più resistenti, sa tappare il buco tra i due centrali quando devono un po' sfilacciarsi”.




     

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