L'errore contro il Parma può essere considerato certamente un incidente di percorso, perchè pochi sono i dubbi sulle qualità tecniche del portiere dell'Inter Samir Handanovic (29), spesso salvatore della patria da quando veste nerazzurro. Nell'attuale campionato, il fortissimo estremo difensore sloveno era partito fortissimo, con tre gare a porta inviolata nelle prime quattro giornate, grazie anche a una compattezza del reparto difensivo che oggi sembra essere svanita all'improvviso. La formazione di Walter Mazzarri, tecnico da sempre molto attento alla fase di non possesso delle sue squadre, ha incassato qualcosa come 18 reti nelle ultime 11 partite e non può essere certo Handanovic il responsabile principale di questa pericolosa inversione di tendenza. Oltre alla "papera" che ha consentito a Parolo di andare in gol domenica scorsa, l'altra e sin qui unica pecca evidenziata in questo primo scorcio di stagione è il fallo da rigore commesso a Torino che ha costretto l'Inter a giocare in 10 uomini per larghissima parte del match.

Considerazione tecniche a parte, è pero evidente che la permanenza in nerazzurro dell'ex numero 1 dell'Udinese (sotto contratto fino a giugno 2016) oltre questo campionato dipenderà molto dagli obiettivi che i nerazzurri sapranno raggiungere, la qualificazione alla Champions League su tutti. Le sirene di Barcellona e Manchester City sono state respinte con successo sino ad oggi, ma un'altra annata senza gli introiti della principale competizione europea spingerebbe Thohir a privarsi di una delle sue stelle a giugno. E il portiere sloveno, valutato non meno di 25 milioni di euro già la scorsa estate, può diventare il grande sacrificato per finanziare la campagna acquisti di giugno.