Intermania: quando il gol conta Pocho
Alla ricerca dell'equilibrio perduto. L'avventura di Walter Mazzarri sulla panchina dell'Inter è iniziata nel migliore dei modi, ma ultimamente l'allenatore sta incontrando qualche difficoltà, com'è normale che sia quando si riparte quasi da zero. Se la svolta in negativo della gestione Stramaccioni era coincisa con una grande vittoria (1-3 allo Juventus Stadium il 3 novembre 2012), quella di Mazzarri corrisponde con una pesante sconfitta (0-3 con la Roma a San Siro lo scorso 5 ottobre).
Nelle prime sei giornate di campionato i nerazzurri hanno raccolto 14 punti in classifica sui 18 disponibili frutto di 4 vittorie e due pareggi con 16 gol fatti e 3 subiti (0,5 a partita). Lo stesso bottino di punti (14) arriva nelle successive nove gare con 3 vittorie, 5 pareggi e una sconfitta, 18 gol fatti e 14 subiti (1,5 a partita).
Quest'ultimo dato in particolare preoccupa Mazzarri, che conosce benissimo l'importanza di poter contare su un'ottima solidità difensiva. In questo senso è sbagliato cercare giustificazioni con l'assenza dei singoli per infortunio (prima Campagnaro e adesso Samuel). La verità è che la squadra ha perso per strada l'equilibrio mostrato in campo a inizio stagione.
L'Inter vanta il miglior attacco della Seria A con 34 gol segnati, eppure in vista del prossimo mercato di gennaio sta cercando un'altra punta. Mazzarri vuole riportare in Italia l'ex romanista Osvaldo, soprattutto se Icardi e Milito non dovessero fornire sufficienti garanzie a livello fisico, altrimenti il tecnico sarebbe felicissimo di poter riabbracciare Lavezzi, che conosce benissimo avendolo già allenato per tre anni a Napoli.
L'argentino del Psg è un attaccante dall'indiscutibile talento e con un notevole cambio di passo, ma che non ha mai segnato tanto nel corso della sua carriera. Inoltre è un giocatore anarchico tatticamente e discontinuo nel rendimento, proprio come Alvarez e Guarin. Lo chef Mazzarri riuscirà nell'impresa di cucinare un piatto equilibrato con degli ingredienti così disordinati? Intanto una prima mossa da provare è quella di riportare un uomo d'ordine come Kovacic al centro del gioco in mezzo al campo, non schierandolo più come trequartista.