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    Inter sedotta e trafitta da Damsgaard: la strategia per superare la concorrenza dalla Premier

    Inter sedotta e trafitta da Damsgaard: la strategia per superare la concorrenza dalla Premier

    • Andrea Distaso
    Battuta e "tradita" da due ex dal dente avvelenato e da un prospetto di campione che recentemente è finito nel mirino anche degli uomini mercato in nerazzurro. Mikkel Damsgaard (foto Ansa) cresce di partita in partita ed è sempre più uno dei nomi emergenti di questo campionato di Serie A. Capace di stregare un tecnico navigato e abituato a gestire grandi giocatori come Claudio Ranieri, ma anche di imporsi all'attenzione dell'Inter, ieri trafitta dall'irresistibile accelerazione dell'esterno danese in occasione dell'azione del momentaneo 2-0 di Keita. 
     
     


    IN PRIMA FILA - Se, come calciomercato.com aveva documentato in esclusiva lo scorso 19 dicembre, gli osservatori della formazione milanese avevano redatto già nelle passate settimane relazioni entusiastiche sull'ex Nordsjaelland, la prestazione di qualità e sostanza offerta al cospetto degli uomini di Conte non ha fatto altro che rafforzare determinate convinzioni. Dall'alto delle quali, Beppe Marotta e Piero Ausilio potrebbero iniziare a pensare seriamente di mettersi in prima fila per sondare il terreno con la Sampdoria. Club da sempre in ottimi rapporti e che ha intrapreso ancor di più, in epoca recente, una politica di scoperta, valorizzazione e rivendita di alcuni dei migliori talenti del panorama europeo e non solo. Romagnoli, Skriniar, Andersen, Torreira e Correa, solo per citare alcuni esempi.

    QUANTO VALE? - Il prezzo di 6,5 milioni di euro pagato dai dirigenti blucerchiati per portarlo via dalla sua Danimarca è già un lontano ricordo, perché nel frattempo sono arrivate prestazioni sempre più convincenti - condite da 2 gol e 3 assist in Serie A - e la prima chiamata nella nazionale maggiore del suo Paese lo scorso novembre. I primi paragoni importanti e addirittura gli accostamenti a un mito come Micheal Laudrup - uniti alle sirene di mercato provenienti anche dalla Premier League - non ne hanno scalfito l'umiltà e la personalità con cui si è calato in questi primi mesi della sua esperienza italiana. Il giocatore c'è insomma, sotto ogni punto di vista, e i margini di crescita ancora sconosciuti. Ha castigato l'Inter dopo averla sedotta: un matrimonio che s'ha da fare in vista della prossima estate?

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