La parziale apertura, strappata tra i denti, del presidente Moratti al ritorno sul mercato dell'Inter ha subito portato gli addetti ai lavori a lavorare sul centrocampo nerazzurro. In realtà il turno preliminare di Europa League ha mostrato un'Inter in grave difficoltà difensiva. Oltre ai due gol presi da una squadra modesta come l'Hajduk Spalato, alla squadra croata sono state concesse almeno 3-4 occasioni da gol nitide, l'ultima proprio a un passo dal fischio finale. Tempesta passata, è vero, ma comunque preoccupante in vista di avversari più temibili rispetto ai balcanici.

Se a centrocampo manca un tassello da affiancare a Guarin, in difesa mancano le alternative ai titolari che, per dirla tutta, sono in ritardo di condizione e comunque in là con gli anni. Walter Samuel per esempio ha mostrato una condizione fisica imbarazzante fornendo una prova ben lontana da quelle che l'hanno portato al soprannome di The Wall. Ammesso e non concesso che l'argentino sia in ritardo di condizione per evidenti motivi strutturali, Andrea Ranocchia ha dimostrato di non essere una certezza. Il giovane azzurro è da recuperare tecnicamente e mentalmente, anche se non sarà facile visto il coinvolgimento nel calcioscommesse.

Silvestre deve ancora ambientarsi, mentre Chivu da centrale non ha mai convinto nemmeno l'ultimo dei tifosi. C'è Juan Jesus, ma la verità è che mancherebbe un giocatore di qualità che garantisca un certo tipo di prestazioni difensive nei match che contano. Piace Andreolli, anche se non si risolverebbe in toto il problema, ma difficilmente l'Inter interverrà nel reparto arretrato. Se sarà un azzardo lo dirà solo il campo.