Redazione Calciomercato
Inter, riecco il 'precario' Arnautovic: quanto serve incassare per evitare la minusvalenza
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Dopo la truppa degli italiani, vogliosi di riscatto dopo un Europeo disastroso, tra i reduci dalle fatiche estive in casa Inter c’è anche Marko Arnautovic, pronto a rimettersi al lavoro agli ordini di Simone Inzaghi. L’attaccante austriaco, 35 anni compiuti lo scorso aprile, non si è allenato per via di un po' di febbre e non giocherà l'amichevole di sabato a Cesena con gli spagnoli del Las Palmas. Si tratta di una delle situazioni più spinose per la dirigenza nerazzurra in questa finestra di mercato. Reduce da una stagione tutt’altro che entusiasmante da prima alternativa dell’imprescindibile coppia offensiva formata da Lautaro Martinez e Marcus Thuram - 7 reti e 3 assist negli oltre 1100 minuti sparsi tra le varie competizioni a cui ha preso parte - l’ex giocatore del Bologna rischia di andare incontro ad un’annata con ancora meno minutaggio, sulla carta, in considerazione dell’arrivo di un concorrente di primissimo livello come Mehdi Taremi e con caratteristiche tecniche molto simili.
Per l’Inter oggi Arnautovic è anche un problema economico, che rischia di pesare fino a giugno 2025, data di scadenza del contratto sottoscritto lo scorso anno. Risorse preziose di questi tempi, col fondo Oaktree che sta imponendo paletti economici molto rigidi nella gestione del club, puntando in prospettiva futura a tagliare costi ritenuti superflui e spesso associati a calciatori dalla carta di identità pesante. E’ il caso del classe ‘89 di Vienna, che al momento non ha ancora avuto modo di fare il punto della situazione coi vertici nerazzurri ma che presto entrerà nel vivo delle discussioni sul suo futuro a Milano o altrove. Un auspicio quest’ultimo di Marotta e Ausilio per sbloccare risorse importanti - insieme a quelle che sarebbero generate da una partenza di Correa - per consegnare a Simone Inzaghi un quarto attaccante con caratteristiche diverse rispetto ai calciatori attualmente in rosa. In tal senso, il genoano Gudmundsson continua a rappresentare idealmente la prima scelta.
Ma quanto pesa Arnautovic sulle casse nerazzurre? Acquistato in prestito con obbligo di riscatto a 8 milioni di euro dal Bologna, la quota di ammortamento a bilancio dell’Inter è oggi di circa 4 milioni. A cui va aggiunto un ingaggio che al netto delle tasse è di 3,5 milioni che, per effetto dello sfruttamento del Decreto Crescita, costa 4,5 milioni al lordo. Sommando le due cifre, l’impatto di Arnautovic sulle finanze dell’Inter si avvicina agli 8,5 milioni di euro. Questa è la somma minima che la dirigenza nerazzurra si aspetterebbe di incassare, nel caso in cui fosse individuata una soluzione in uscita gradita al giocatore, per non registrare una minusvalenza.
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Per l’Inter oggi Arnautovic è anche un problema economico, che rischia di pesare fino a giugno 2025, data di scadenza del contratto sottoscritto lo scorso anno. Risorse preziose di questi tempi, col fondo Oaktree che sta imponendo paletti economici molto rigidi nella gestione del club, puntando in prospettiva futura a tagliare costi ritenuti superflui e spesso associati a calciatori dalla carta di identità pesante. E’ il caso del classe ‘89 di Vienna, che al momento non ha ancora avuto modo di fare il punto della situazione coi vertici nerazzurri ma che presto entrerà nel vivo delle discussioni sul suo futuro a Milano o altrove. Un auspicio quest’ultimo di Marotta e Ausilio per sbloccare risorse importanti - insieme a quelle che sarebbero generate da una partenza di Correa - per consegnare a Simone Inzaghi un quarto attaccante con caratteristiche diverse rispetto ai calciatori attualmente in rosa. In tal senso, il genoano Gudmundsson continua a rappresentare idealmente la prima scelta.
Ma quanto pesa Arnautovic sulle casse nerazzurre? Acquistato in prestito con obbligo di riscatto a 8 milioni di euro dal Bologna, la quota di ammortamento a bilancio dell’Inter è oggi di circa 4 milioni. A cui va aggiunto un ingaggio che al netto delle tasse è di 3,5 milioni che, per effetto dello sfruttamento del Decreto Crescita, costa 4,5 milioni al lordo. Sommando le due cifre, l’impatto di Arnautovic sulle finanze dell’Inter si avvicina agli 8,5 milioni di euro. Questa è la somma minima che la dirigenza nerazzurra si aspetterebbe di incassare, nel caso in cui fosse individuata una soluzione in uscita gradita al giocatore, per non registrare una minusvalenza.
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