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  • Inter, resta l'amaro in bocca dopo il derby: ma c'è un punto da cui ripartire

    Inter, resta l'amaro in bocca dopo il derby: ma c'è un punto da cui ripartire

    Il derby numero 214 della Madonnina è andato in archivio con una certezza: entrambe le squadre, per motivi differenti, devono cambiare registro in vista della prossima stagione. Se mentre per il Milan la situazione societaria è tutta in divenire, per l'Inter di Thohir sembra tutto un po' più chiaro. Mancini sarà confermato anche nella prossima stagione e vedremo cosa riuscirà a combinare il tecnico jesino con la rosa che gli metterà a disposizione Piero Ausilio.

    FURIA INTER- Nella Stracittadina milanese, ai punti, ha prevalso la squadra nerazzurra. Questa tuttavia è solo una magra consolazione. L'Inter del secondo tempo è stata a tratti molto convincente ed ha chiuso il Milan nella propria area di rigore non riuscendo però a scardinare il muro eretto da Diego Lopez. Mancini si è poi arrabbiato per la direzione di gara dell'arbitro Banti. Il fischietto livornese ha annullato giustamente due reti ai nerazzurri: la prima per fuorigioco di Icardi e la seconda (autorete di Mexes) per la spinta di Palacio su Antonelli. Restano invece moltissimi dubbi sul mancato rigore non concesso ai nerazzurri per il fallo di mano di Antonelli che avrebbe sicuramente indirizzato la partita su altri binari. 

    DERBY DEI RIMPIANTI- La mancata vittoria di sera contro il Milan alimenta diversi rimpianti perché avrebbe fatto molto bene al morale e ci sarebbe stato il sorpasso in classifica proprio ai danni dei cugini che invece restano ancora davanti con una sola lunghezza di vantaggio. Tutta la stagione dell'Inter, però, può essere considerata un rimpianto visto che se la squadra avesse giocato come a Verona e ieri sera nel derby la classifica sarebbe stata tutt'altra che un decimo posto.

    DA COSA RIPARTIRE- Le assenze di Brozovic e Guarin hanno permesso ad Assane Gnoukouri di poter fare il suo esordio da titolare in un derby a 18 anni. L'ivoriano ha onorato al meglio l'impegno e ha mostrato di avere voglia e personalità. I giovani devono essere il punto di forza da cui ripartire e Mancini questo lo sa. I vari Gnokouri, Dimarco, Donkor, Puscas, Camara, Palazzi, Bonazzoli e tanti altri possono essere la base da cui ripartire, uniti naturalmente a giocatori d'esperienza. L'ex tecnico del City sta facendo diversi esperimenti per capire, già da ora, chi potrà essere da Inter nella prossima stagione e questo riguarda anche i giovani del settore giovanile su cui la società di Corso Vittorio Emanuele crede fermamente. 


    Marco Gentile

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