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    Inter, Ranocchia: titolare o addio

    Inter, Ranocchia: titolare o addio

    Non c'è pace per Andrea Ranocchia. Nemmeno il tempo di 'liberarsi' di Lucio che ha dovuto accogliere Matias Silvestre, buon giocatore sì, ma chiaro segnale di poca fiducia nei confronti dell'italiano. Per questo motivo l'addio del difensore ex Bari ai colori nerazzurri non è un'ipotesi totalmente tramontata. Se in questi giorni di ritiro Ranocchia non dovesse convincere pienamente Stramaccioni, le possibilità che possa partire si impennerebbero anche perché lo stesso giocatore si è mostrato dubbioso sul proprio futuro: "Resto? Boh".

    D'altra parte gli offerenti per quello che da molti era stato considerato il futuro della Nazionale italiana, non mancano. Il Psg si è mostrato interessato ma davanti a tutti c'è sempre il Manchester City con Roberto Mancini che sarebbe disposto anche a spendere un buon gruzzoletto per portare Ranocchia in Premier League. L'Inter da parte sua (e non l'ha mai nascosto) vorrebbe riportare a casa Andreolli dal Chievo, chiaro segnale che non farà follie per trattenere il difensore nonostante i 18 milioni spesi un paio di stagioni fa.

    Resta da capire qual è il problema. Andrea Ranocchia ha dimostrato prima al Bari e poi al Genoa di avere qualità importanti anche in relazione alla giovane età. E' il momento però per fare il salto di qualità ma per farlo serve la fiducia dell'ambiente, basti guardare Bonucci, che sbagliando oggi e sbagliando domani, ha imparato a tal punto da disputare un ottimo Europeo con la maglia dell'Italia. Di fiducia però all'Inter ce n'è poca, viene data a occhi chiusi a Silvestre, giocatore di 27 anni che ha sempre giocato in squadre medio-piccole con un sistema difensivo completamente diverso da quello nerazzurro. Ranocchia al primo vero anno di Inter ha sbagliato, ha perso l'appuntamento con la svolta. Ma crescerà, privarsene sarebbe delittuoso. Lo sarebbe di più farlo marcire in panchina però...

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