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    Inter-Rafinha, operazione a rischio zero. Finito il summit col Barcellona

    Inter-Rafinha, operazione a rischio zero. Finito il summit col Barcellona

    • Pasquale Guarro
    19.10 SUMMIT FINITO - Summit terminato e parti sempre più vicine. Per Rafinha, fratello di Thiago Alcantara, si sono incontrati esponenti dell’Inter e del Barcellona, ma si insisterà nelle prossime ore coinvolgendo anche Mazinho, padre e procuratore del centrocampista. L’ex giocatore Lecce e Fiorentina ribadirà la volontà di Rafinha di trasferirsi, con la speranza che questo smuova definitivamente la posizione dei blaugrana, ancora non convinti della soluzione proposta dall’Inter, cercando di evitare ulteriori rinvii. Filtra comunque ottimismo per la chiusura dell’operazione dopo il summit odierno. 

    Perché la trattativa Inter-Barcellona per Rafinha si è dilungata tanto se si tratta di prestito con diritto di riscatto? Perché i nerazzurri non vogliono spingersi oltre i 25 milioni di euro mentre i blaugrana ne chiedono 40? In queste ore se lo stanno chiedendo in molti, forse perché la formula dell'operazione e il lungo stop del calciatore (ai box dallo scorso aprile) inducono a pensare che al termine del campionato la società di corso Vittorio Emanuele sia intenzionata a cercare altro. Non è così. 

    LE INTENZIONI DELL'INTER - Il punto è proprio questo: l’Inter reputa Rafinha un calciatore di valore assoluto, uno su cui poter programmare il futuro. Infortuni a parte, questo sia chiaro. Se la sfortuna dovesse decidere di dare tregua al calciatore brasiliano e se Rafinha dimostrerà di poter giocare con continuità, Ausilio e Sabatini hanno tutte le intenzioni di riscattarlo. I dirigenti nerazzurri hanno ancora negli occhi il calciatore che con Luis Enrique - prima dell’infortunio - riuscì a  ritagliarsi un posto tra i titolari nel Barcellona, tra i tanti marziani del Camp Nou. 

    TRA L'AFFARE E LA SVENDITA - Quella è una parentesi che ricorda bene anche il Barcellona, che di fatti ha anche paventato l’ipotesi di inserire nel contratto che potrebbe legare Rafinha all’Inter, una percentuale sulla futura rivendita. Un gol ogni 179 minuti di gioco: prima dello stop forzato, il brasiliano viaggiava su questi ritmi nella stagione 2016-2017. Va da sé che 9 mesi di inattività cambiano le cose, congelano i muscoli ma soprattutto rendono più fragile la mente. L’Inter vuole correre il rischio e allo stesso tempo assicurarsi di poter fare un affare nel caso dovesse vincere la scommessa, il Barcellona, dal canto suo, non vorrebbe svendere un talento fermato solo dagli infortuni. Intanto Ausilio è volato in Spagna per chiudere l'operazione che per l'Inter, almeno a livello economico, sarebbe a rischio zero. Dal punto di vista tecnico, invece, resta da capire quando Rafinha sarà a disposizione di Spalletti.

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