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    Inter quasi provocatoria, ma sa anche accontentarsi per poi godere

    Inter quasi provocatoria, ma sa anche accontentarsi per poi godere

    L'edizione odierna del Corriere della Sera analizza la gara tra Inter e Udinese e spiega come i nerazzurri siano una squadra che sappia anche soffrire quando le circostanze lo richiedono: 
    "Icardi e Jovetic, al sesto tentativo, hanno finalmente segnato entrambi nella stessa partita; la difesa, la migliore della serie A, non ha preso gol per 11 volte su 16, record in Europa; il modulo resta un canovaccio flessibile: da tre partite l’Inter gioca con un 4-4-2 difensivo che in fase offensiva si sviluppa in un 4-2-3-1 oppure, come a Udine, in un 4-2-4 quasi provocatorio nei confronti di chi la ritiene solo brutta, cinica e sparagnina. La capolista sabato aveva quattro attaccanti, un finto mediano come Guarin e due terzini di spinta come Montoya e Telles. L’assetto espone a qualche rischio, ma lo stato di grazia di Handanovic e l’affidabilità della coppia Miranda-Murillo chiudono tutte le falle, mentre l’adattabilità generale permette di modificare in corsa l’identità tattica: l’Inter ha il 53,9% di possesso palla medio, ma a Udine non ha avuto problemi a scendere al 46,9%. .Se c’è da soffrire bisogna saperlo fare, dice Mancini. E i suoi eseguono".

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