Redazione Calciomercato
Inter, quanti guai in attacco: a gennaio c’è l’obbligo di tornare sul mercato
Come funesta si è rivelata anche la scelta della dirigenza, che in estate ha preferito abbandonare un po’ troppo in fretta la pista Taremi, quando sarebbe bastato non investire su Arnautovic e Bisseck per portarsi a casa il calciatore del Porto. Il risultato è un reparto avanzato che presenta più di qualche magagna, con due calciatori su 4 che non offrono tutte le garanzie fisiche di cui necessità l’Inter per lottare su più fronti. E allora sembra evidente che a questo punto bisognerà correre ai ripari, magari facendo a gennaio ciò che l’Inter, per un motivo o per l’altro, non è stata in grado di fare a giugno. È vero, tra gli svincolati non c’è niente che potrebbe cambiare volto a questa squadra, ma nel mese di gennaio non si potrà evitare l’argomento in nessun modo e a quel punto, Arnautovic o meno, Ausilio e Marotta dovranno tornare obbligatoriamente sul mercato.
A differenza degli altri reparti, in cui l’Inter può effettuare rotazioni rimanendo comunque competitiva, in attacco c’è la consapevolezza che dopo Thuram e Lautaro ci sia un bel vuoto. Forse siamo molto severi con Arnautovic e Sanchez, ma fanno 68 anni in due e in questa Inter non può basarsi su di loro. Così come non può basarsi solo su Lautaro e Thuram. Intanto a gennaio Taremi sarà libero di firmare per chi vuole e nel frattempo il Porto arriverà a 6 mesi dalla naturale scadenza del contratto del calciatore. Impossibile, per adesso, pensare se l’Inter proverà una mossa a sorpresa, ma sarebbe tutt’altro che sorprendente se i nerazzurri dovessero muoversi per andare a rinforzare l’unico reparto che ad oggi sembra in serissima difficoltà. Thuram e Lautaro non bastano… O comunque non sempre.