Inter, Pioli sotto accusa: sono tre le principali 'colpe' del tecnico
"All’indomani del k.o. con la Roma, scatta inevitabilmente il primo processino a Stefano Pioli. Forte, fortissima la delusione fra i tifosi dell’Inter per aver fallito la grande occasione di rientrare in piena corsa Champions, addirittura con vista sul secondo posto, ovvero accesso diretto alla competizione più prestigiosa per club. Un processo, a dire il vero, istruito in particolare dalla critica e da parte dei tifosi, perché all’interno del club, nonostante un normale pizzico di amarezza, resta al momento la fiducia nei confronti del 51enne tecnico parmigiano. Un’ ”accusa” che si snoda attraverso tre punti strettamente legati al campo. Il primo: zero vittorie contro le grandi storiche. Pareggio col Milan, sconfitte a Napoli, in casa della Juventus e appunto a San Siro contro la Roma. Certo, potrebbero essere considerati scontri diretti anche i netti successi su Fiorentina (4-2) e Lazio (3-0), diciamo allora che è finora mancato lo squillo nell’appuntamento giusto, quello di maggiore prestigio. Punto numero 2: è grave l’eliminazione in Coppa Italia, unico trofeo raggiungibile in una stagione compromessa a livello di scudetto ed Europa League da un inizio sciagurato, targato Frank De Boer. Quarto di finale a eliminazione diretta con la Lazio, gara secca e 90’ da giocare al Meazza, davanti al pubblico amico: approccio disastroso alla gara, a riposo un paio di titolari, fra cui Mauro Icardi, e reazione tardiva. Insomma, occasione davvero buttata via con grosse colpe nerazzurre, e quindi in particolare del tecnico. Punto numero tre: peccato di presunzione contro la Roma? A molti è sembrato in effetti un azzardo quel 3-4-2-1 con Candreva e Perisic a tutta fascia e là dietro Murillo, Medel e D’Ambrosio di fatto costretti sistematicamente all’uno contro uno. Ma eventuale azzardo a parte, a Pioli viene imputata soprattutto una scarsa reattività nel mettere riparo a una situazione di evidente squilibrio tattico rispetto alla Roma già dopo una ventina di minuti. C’è stata maggiore partita con la Juventus, forse perché in quell’occasione il tecnico nerazzurro «rispettò» maggiormente la cifra tecnica dei bianconeri. Sì, l’impressione è che molto probabilmente sia stata sbagliata la valutazione di questa Roma, sia tecnicamente sia fisicamente".