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  • Inter, Pavard: "Triplete possibile, sottovalutato Inzaghi"

    Inter, Pavard: "Triplete possibile, sottovalutato Inzaghi"

    Benjamin Pavard si prepara alla doppia sfida da ex contro il Bayern Monaco in Champions League. Il difensore francese dell'Inter, 29 anni domani, ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "È più dura rivincere lo scudetto? Era dura anche l'anno scorso. Ora ci sono avversari fortissimi, come Napoli e Atalanta, e confermarsi è difficile. Abbiamo perso punti, ma siamo dove volevamo stare: in corsa su tutto e avanti in campionato. Quel +3 a Bergamo, dove avevo lasciato un ginocchio un anno fa, è stato importante: non è facile non prendere gol là". 

    "Può sembrare banale, ma nel calcio tutto è possibile, anche il Triplete. Bisogna mantenere questo spirito fino alla fine e poi si vedrà. Io sono fiducioso, in allenamento si spinge al massimo. Di certo, non rinuncio a niente, non ne ho mai abbastanza di vincere". 

    "Simone Inzaghi è molto empatico, ci sta vicino e parla continuamente con tutti: chi inizia, chi entra, chi rimane in panchina. Siamo tutti coinvolti. Poi non lascia niente al caso e non prende nulla alla leggera. I suoi risultati non sono casuali e nascono dal gioco: è anche per lui che sono venuto qua, volevo divertirmi mi con una squadra competitiva e bella. Ha ragione Henry: Inzaghi è ingiustamente sottovalutato. Non è uno che si mette in mostra davanti ai giornalisti, ma fare meglio di così è difficile". 

    "Ho scelto l'Inter anche perché nella difesa a 3 do il meglio. Ma sono un soldato versatile: se c'è da fare il terzino, lo faccio; se c'è da fare il Dumfries, lo faccio. L'Italia è il Paese dei difensori, vivendo qui te ne accorgi. Come nome interista, dico Lucio perché anche lui ha giocato sia al Bayern che all'Inter. Nel 2010 c'era una difesa grandiosa, su YouTube ho da poco rivisto i gol di Milito in finale. Sarebbe bello vivere qualcosa di simile, ma è lunga. Siamo diversi e compatibili. Bastoni è uno dei migliori al mondo, un centrocampista nel corpo di un difensore. Acerbi porta esperienza: lo studio, mi piace il modo in cui vince i duelli e tiene la maglia con intelligenza. Sono evoluto con lui, ora sono smaliziato. Spalletti è bravissimo, niente polemica. Dico solo che Francesco è più giovane di quanto sembri". 

    "Al Bayern ho tanti amici, da Coman a Upamecano a Raphael Guerreiro. Olise è arrivato da poco, ma attenzione: è fortissimo. Lì sono diventato grande in 4 anni meravigliosi e ho vinto tutto, ma ora difendo il nerazzurro. Sarà equilibratissima, 50 e 50, e vincerà chi difenderà meglio. Loro amano il possesso e ti attaccano con qualità sugli esterni, da Gnabry a Sané. Noi dovremo essere lucidi con la palla e preparati a resistere: ci saranno momenti di sofferenza, ma avremo occasioni". 

    "A Monaco respiri storia, organizzazione, vittoria e solidità. Ma l'Inter è un club altrettanto grande e l'amore del suo popolo non ha limiti. Non esiste niente come San Siro pieno, mi piacerebbe ripetere la festa dell'anno scorso per tanti altri trofei. Un anno e mezzo dopo Benji l'interista è ancora più interista". 

    "Djorkaeff diceva che l'Inter è come il villaggio di Asterix? Davvero? Se voleva dire che all'Inter siamo tutti speciali, allora sono d'accordo. Anche senza la pozione magica
    di Asterix (ride, ndr)". 

    "Marcus Thuram è la gioia di vivere, è il sorriso in allenamento, ma è anche il professionista serio. È cresciuto molto e migliorerà ancora perché quello che vuole. Mi ha aiutato all'inizio con la lingua, ma da Dimarco a Lautaro e Bastoni, io ho stretto con tutti". 
     

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    javier4
    javier4

    Ma battiamo il Bayern prima di fare proclami di triplete che non sarà facile. Detto questo penso...

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