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Inter, ora che succede con Skriniar? L'ipotesi di un rinnovo da top, col PSG sempre sullo sfondo
Il pressing a tutto campo di Inzaghi, Marotta e Ausilio ha portato i suoi frutti: salvo rilanci clamorosi da parte del Paris Saint-Germain, che inducano il presidente Steven Zhang ad un altro cambio di rotta, Milan Skriniar resterà un giocatore dell'Inter per la stagione 2022/2023. Troppi pochi per il club di Viale della Liberazione i 50 milioni di euro più bonus rimessi sul piatto dal direttore dell'area Luis Campos e dal ds Antero Henrique: dopo i 40 milioni incassati dalle cessioni di Pinamonti e Casadei, la società nerazzurra ritiene di poter accontentare le richieste del suo allenatore di trattenere i pezzi pregiati della rosa e rimandare ai mesi prossimi quegli incassi che consentirebbero di registrare entro il 30 giugno 2023 quell'attivo di minimo 60 milioni prospettato dalla proprietà.
RINNOVO AL RIALZO - E ora che succede col centrale slovacco, il cui contratto scade tra poco meno di un anno? La sempre più probabile rinuncia ai quasi 8 milioni di euro netti di ingaggio messi sul piatto dal PSG pongono l'Inter di fronte alla necessità di ridiscutere del futuro del proprio perno difensivo e di impostare una trattativa per un prolungamento dell'attuale accordo. Skriniar guadagna 3,5 milioni e la logica porta a pensare che da parte di Marotta e Ausilio arrivi a mercato concluso una proposta nettamente al rialzo, al livello dei giocatori più pagati, Lukaku escluso: i 6 milioni garantiti a Lautaro Martinez e Brozovic dovrebbero dunque rappresentare il parametro di riferimento.
BLINDATO, MA FINO A QUANDO? - Difficile ad oggi stabilire se il possibile prolungamento rappresenti un indizio su una permanenza a lungo termine dell'ex difensore della Samp, da sempre molto apprezzato sul mercato internazionale ma al contempo uno dei giocatori fisiologicamente sacrificabili sull'altare delle esigenze di bilancio dell'Inter, un bilancio che rimane profondamente in rosso nonostante i sacrifici imposti da Suning e l'opera di taglio dei costi inaugurata da Marotta giù nell'estate 2021. A undici giorni dalla conclusione di questa finestra di trasferimenti, Skriniar può dirsi certamente più vicino a restare in nerazzurro di quanto non lo fosse stato prima, ma attenzione alle mosse del Paris Saint-Germain. I rappresentanti del club francese non hanno ancora abbandonato Milano e, pur prendendo in considerazione ipotesi alternative per inforzare la difesa a tre di Galtier (Simakan del Lipsia è il piano B più verosimile), non si possono escludere a priori nuovi rilanci prima della fatidica data del 1° settembre.
RINNOVO AL RIALZO - E ora che succede col centrale slovacco, il cui contratto scade tra poco meno di un anno? La sempre più probabile rinuncia ai quasi 8 milioni di euro netti di ingaggio messi sul piatto dal PSG pongono l'Inter di fronte alla necessità di ridiscutere del futuro del proprio perno difensivo e di impostare una trattativa per un prolungamento dell'attuale accordo. Skriniar guadagna 3,5 milioni e la logica porta a pensare che da parte di Marotta e Ausilio arrivi a mercato concluso una proposta nettamente al rialzo, al livello dei giocatori più pagati, Lukaku escluso: i 6 milioni garantiti a Lautaro Martinez e Brozovic dovrebbero dunque rappresentare il parametro di riferimento.
BLINDATO, MA FINO A QUANDO? - Difficile ad oggi stabilire se il possibile prolungamento rappresenti un indizio su una permanenza a lungo termine dell'ex difensore della Samp, da sempre molto apprezzato sul mercato internazionale ma al contempo uno dei giocatori fisiologicamente sacrificabili sull'altare delle esigenze di bilancio dell'Inter, un bilancio che rimane profondamente in rosso nonostante i sacrifici imposti da Suning e l'opera di taglio dei costi inaugurata da Marotta giù nell'estate 2021. A undici giorni dalla conclusione di questa finestra di trasferimenti, Skriniar può dirsi certamente più vicino a restare in nerazzurro di quanto non lo fosse stato prima, ma attenzione alle mosse del Paris Saint-Germain. I rappresentanti del club francese non hanno ancora abbandonato Milano e, pur prendendo in considerazione ipotesi alternative per inforzare la difesa a tre di Galtier (Simakan del Lipsia è il piano B più verosimile), non si possono escludere a priori nuovi rilanci prima della fatidica data del 1° settembre.