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    Inter, non solo ultrà. Icardi attacca anche i medici: 'Mi curavo di nascosto'

    Inter, non solo ultrà. Icardi attacca anche i medici: 'Mi curavo di nascosto'

    (ENGLISH VERSION)

    Un contenitore pieno di notizie che possono suscitare polemiche e dibattiti. Il libro di Mauro Icardi "Sempre avanti - La mia storia segreta"  di Sperling&Kupfer nasconde ben poco all’immaginazione e ciò che è accaduto con la curva potrebbe essere solo un piccolo antipasto. Oltre all’attacco diretto ai tifosi, infatti, Mauro Icardi evidenzia un problema forse ancor più grave, riscontrato con l’ex staff medico della società nerazzurra.

    NON SAPEVANO GESTIRE IL PROBLEMA - Erano gli anni di Walter Mazzarri e il numero nove combatteva contro una fastidiosa pubalgia che non gli consentiva di rendere al meglio: “Quell’infortunio è stato l’inizio di un periodo terribile, in cui il dolore non mi permetteva di vivere serenamente le mie giornate”, spiega il centravanti. Un problema che però neanche il tempo e le cure riescono a sistemare: “Combi, capo dello staff medico dell’Inter, ha deciso di sottopormi a un’operazione in modo da risolvere definitivamente il mio problema”, scrive Icardi nella sua biografia, prima di giungere ad un punto molto delicato: “Il martedì successivo mi ripresento all’allenamento per riprendere l’attività di recupero. Lo staff medico dell’Inter, dopo solo due settimane dall’intervento, mi spinge a riprendere gli allenamenti, nonostante il dolore continui a limitare i miei movimenti. E, per quel che ne so, quel male non promette niente di buono. Convinti delle loro scelte, i medici hanno addirittura autorizzato il mio rientro in squadra, e così, dopo appena una partita, mi trovo di nuovo bloccato a terra da quel dolore insopportabile all’inguine. lo ammetto, in quell’occasione mi sono incazzato con i dirigenti, ho detto loro che non sono stati capaci di gestire il mio problema”. 

    ALL'INSAPUTA DEL CLUB - É proprio a questo punto che l’attaccante decide di fare di testa sua, non considerando il volere del club: “Stavo per perdere la speranza, ma poi Elio, un mio collaboratore, mi parla del dottor Umberto Zerbini di Arezzo, un medico specializzato in manipolazione viscerale, che avrebbe potuto alleviare in breve tempo la mia infiammazione, fino quasi a farla sparire. Non sapevo più a chi chiedere aiuto, stavo per perdere la fiducia nei medici e nella medicina tradizionale, così non ho avuto alcuna esitazione ad accettare questa opportunità. Non avevo niente da perdere, perciò dico a Elio: «Proviamo, tanto peggio di così non può andare”, peccato che però, l’Inter, non ne sappia assolutamente niente: “Allo staff medico dell’Inter non avevo detto nulla perché ero certo che non avrebbe mai tollerato nessun genere di medicina alternativa”. 

    Quelle del capitano nerazzurro sono parole molto dure, che denotano una mancanza di fiducia verso l’intero staff medico della società di corso Vittorio Emanuele. Vi proponiamo integralmente le pagine del libro: 

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