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Inter, Moratti: 'Ibra al Barcellona? Fondamentale per il triplete. Ho chiesto Iniesta ma...'
SULL'INTER DI CONTE - "La mentalità. Mi piace molto questa Inter in generale, ha un ottimo allenatore in panchina e un'ottima squadra, ma è la mentalità che fa davvero la differenza. Oggi, grazie alla cultura del lavoro e al sacrificio dati da Conte, tutti i giocatori nerazzurri sono disposti a sacrificarsi per la squadra. L'allenatore sta sfruttando il meglio di tutti i suoi giocatori".
SU RONALDO - "Difficile portarlo a Milano? Non è stato tremendamente difficile, dico la verità. C'era una clausola e l'ho pagata, anche se nessuno si aspettava che un campione come lui raggiungesse l'Inter. Non c'è stata una gran trattativa con il Barça e con il presidente Núñez, abbiamo investito ciò che doveva essere investito e lo stesso giocatore ci ha aiutato molto a realizzare quel sogno. Ronaldo è stato fantastico. Miglior acquisto della storia nerazzurra? Non so se sia stato il migliore, ma sicuramente lo è stato nel mio lunghissimo periodo da presidente. Stiamo parlando del Fenomeno, dell'acquisto di una stella, di un crack che ha fatto cose con la palla ciò che gli esseri umani non possono nemmeno immaginare. Oggi possiamo dire con orgoglio che il Ronaldo vero ha giocato all'Inter e al Barça".
IBRA-ETO'O - "È stata anche una grande operazione di mercato, una delle più intelligenti che abbiamo fatto. Mi spiego meglio. Amo molto Zlatan e mi dispiace per la sua cessione, è stato un addio molto doloroso a livello umano e sportivo. Tuttavia, Eto'o è entrato nell'operazione e quello stesso anno ci ha aiutato a vincere il "Triplete": Serie A, Champions e Coppa Italia. È stato un risultato indimenticabile, che sarà scritto per sempre nel DNA dell'Inter e dei suoi tifosi. Nonostante il valore indiscusso del giocatore, senza vendere Ibra a Barcellona non avremmo mai potuto avere Eto’o con noi".
IL SOGNO IRREALIZZATO - "Certo che c'è. Questo sogno ha un nome e un cognome: Andrés Iniesta. Si noti che Iniesta è stato il primo giocatore che ho chiesto al Barcellona. Ho detto diverse volte al direttore del Barça che impazzivo per lui, ma ovviamente hanno risposto che si fidavano molto del suo talento e non volevano venderlo a nessun prezzo".