
Mkhitaryan prende tempo: il futuro all'Inter non è scontato
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LOADING - Un rendimento, quello di Mkhitaryan, che in questa stagione è stato parecchio altalenante, ma comunque sufficiente per garantire al calciatore un posto da titolare inamovibile. Tuttavia c’è una nuova proprietà che intende cambiare politica, affidandosi e lanciando qualche giovane da poter valorizzare. Una condizione che di fatto potrebbe probabilmente anticipare scenari che sembravano più distanti, specie se pensiamo che il reparto di centrocampo potrebbe perdere due giovani, un classe 1999 e un classe 2002, con i probabili addii di Frattesi e Asllani. A questo punto si ravviserebbe ancor più l’urgenza di inserire in organico qualche giovane, in aggiunta a Sucic, che a giugno si unirà al gruppo di Simone Inzaghi.
UN SACRIFICIO - Tra Zielinski che ha altri tre anni di Contratto, Nicolò Barella che ha il nerazzurro tatuato addosso e Calhanoglu, che comunque è il calciatore che maggiormente incide sulla manovra dei nerazzurri, Mkhitaryan appare quello che allo stato dei fatti possiamo immaginare come “sacrificabile”. Non è una bocciatura tecnica, l’armeno è un professore e i suoi compagni gliene rendono atto: due chiacchiere con Bastoni e Dimarco spiegano bene l’importanza dell’armeno nel sistema di gioco di Inzaghi, ma in viale della Liberazione c’è l’intenzione di avviare un processo di ringiovanimento e allora da qualche parte sarà pur necessario iniziare. Ecco spiegato il perché è lo stesso Mkhitaryan a prendere tempo, conscio del fatto che da qui a giugno possono ancora succedere molte cose.
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