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Inter, Milan e l'inchiesta ultras: il Procuratore Figc Chiné è ancora in attesa degli atti per valutare sanzioni. L'Antimafia sentirà i presidenti
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CHINÈ IN ATTESA - Il procuratore federale Giuseppe Chiné, infatti, non ha ancora ricevuto nessun faldone dalla Procura della Repubblica di Milano e, secondo la Gazzetta dello Sport, le tempistiche non saranno affatto brevi proprio perché l'indagine è ancora in corso. Il Procuratore capo Marcello Viola preferisce attendere che le indagini siano arrivate ad un livello di "maturazione" maggiore prima di rispondere alle richieste della Procura Figc.
COSA RISCHIANO - Difficile ipotizzare sanzioni che portino a penalizzazioni per i club dato quanto emerso, almeno fino ad oggi, dalle intercettazioni. Più probabile, invece, lo scenario che porti ad una pesante ammenda economica con inibizioni per alcuni dei dirigenti come già successo alla Juventus e ad Andrea Agnelli in seguito all'inchiesta Alto Piemonte della Procura di Torino.
SI MUOVE LA COMMISSIONE ANTIMAFIA - Nel frattempo, secondo quanto riportato da La Stampa, anche la Commissione Antimafia ha dichiarato la propria intenzione ad intervenire. Sono già stati acquisiti gli atti e verrà presentata ufficialmente la richiesta di un Comitato speciale. Il capogruppo PD Walter Verini ha confermato che anche i presidente Marotta e Scaroni verranno ascoltati: "La presidente della Commissione Chiara Colosimo mi ha già comunicato per le vie brevi che accoglierà la mia richiesta. È dunque probabile che dopo la lettura delle carte si procederà alle audizioni dei presidenti dei club milanesi e delle persone utili alla ricostruzione della vicenda. Dobbiamo affrontare un problema che non è solo milanese. È noto che in moltissimi stadi italiani c'è questa situazione, in un connubio pericolosissimo tra ultrà e criminalità organizzata. E le società spesso chiudono gli occhi".
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