Inter, Lukaku è un problema: il futuro è già scritto
Lukaku quindi è di nuovo fermo, non gioca la partita col Parma e chissà se ci sarà sabato sera col Verona. Infiammazione al ginocchio, o meglio in un punto della parte interna dell’articolazione, che si chiama “zampa d’oca”, dove i 3 tendini di 3 muscoli della coscia s’inseriscono sulla tibia. Non è un infortunio grave, un po’ di riposo e terapie antiinfiammatorie e Big Rom tornerà a disposizione di Inzaghi.
Qui però il punto è un altro: quando sarà effettivamente utile all’Inter? I numeri della sua stagione sono così negativi che non serve ricordarli. Contro il Napoli, aveva dato buoni segnali di ripresa, soprattutto era stato Inzaghi ad avere finalmente dimostrato di avere capito come meglio utilizzarlo. Un conto però è la tattica, che con Lukaku in campo deve necessariamente essere diversa, per esaltarne le caratteristiche, un altro è la sua condizione. Gli atleti devono stare bene per rendere al massimo: devono allenarsi, entrare in condizione e giocare. Se non gioca, e tanto, Lukaku non arriverà mai al suo livello, quello che l’Inter ricordava bene e che pure in un momento finanziariamente difficile, ha spinto Zhang a investire una ventina di milioni, fra costo del prestito e stipendio del calciatore, per averlo per un’unica stagione, come se fosse in leasing.
Sappiamo bene quanto la questione Lukaku ha condizionato il mercato estivo dell’Inter. A oggi, l’operazione da tutti – critica compresa, sia chiaro - giudicata come un grande colpo, si sta rivelando fallimentare. Di fatto, Lukaku è come un giocatore in scadenza, dal 1° luglio non sarà più dell’Inter, che per prendere lui ha rinunciato a Dybala, che invece sarebbe stato effettivamente suo per la durata del contratto. Poi ci sono Dzeko in scadenza, Correa che non è vendibile per colpa di quanto è stato sopravvalutato e pagato, più Lautaro Martinez, almeno finché non arriverà l’offerta irrinunciabile, che spingerà l’Inter al sacrificio, sull’altare del bilancio. A fine stagione, Marotta dovrà reinventare un reparto.
Chiedersi oggi se Lukaku resterà all’Inter oltre giugno, non ha senso e soprattutto non ha risposta. Ma è già scritto nei fatti che non ci resterà alle stesse attuali condizioni, che finora si stanno rivelando molto più favorevoli al Chelsea di quanto si pensasse in estate. Per almeno uno dei 5 anni in cui hanno messo Big Rom a contratto, grazie all’operazione nostalgia dell’Inter, i londinesi si sono risolti il problema. Lukaku ha ancora tempo per riprendersi e conquistarsi un futuro a Milano, come dice di volere, ma stavolta non basterà puntare i piedi con i Bleus, lo stipendio dovrà tagliarselo sul serio, non solo farlo credere. Deciderà soprattutto lui cosa fare del suo futuro. Gli restano 3 anni dorati a 12 milioni netti, il Chelsea è costretto a pagarglieli, l’Inter o un’altra squadra no, nemmeno quella che Antonio Conte allenerà nella prossima stagione, quale che sia. Quindi se vuole restare giocatore vero, Lukaku si taglierà l'ingaggio. Se sceglierà la prematura pensione, tornerà al Chelsea, dove nessuno lo aspetta a braccia aperte.
@GianniVisnadi