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  • Inter, Inzaghi ha finalmente capito Lukaku. E adesso gioca come Conte

    Inter, Inzaghi ha finalmente capito Lukaku. E adesso gioca come Conte

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    L’impressione è che sia stata più l’Inter a vincere che il Napoli a perdere, eppure a molti osservatori è rimasto negli occhi il secondo tempo della capolista, piccolo e pavido, al punto da ipotizzare che sia stata la brutta prova degli spallettiani a favorire la vittoria nerazzurra. Secondo noi, non è così. L’Inter ha vinto perché è stata più forte, più brava, più scaltra. Più tutto, come mai prima in questo campionato. E tra le carte che Inzaghi ha potuto giocare sul tavolo della partitissima c’è stato anche Lukaku, per molti frettolosamente finito dietro la lavagna, a causa della condizione fisica ancora approssimativa. Big Rom invece ha partecipato a tutte le azioni pericolose nel primo tempo dell’Inter e se dopo pochi minuti Di Marco avesse fatto la cosa più semplice, anziché calciare in modo sciagurato, ne sarebbe rimasta traccia anche nei tabellini.

    Lukaku può cambiare l’Inter, perché probabilmente Inzaghi ha finalmente capito come utilizzarlo. Non ci era riuscito ad agosto, quando pretendeva di innestare il centravanti nell’Inter dello scorso anno, non ne aveva più avuto l’opportunità nei lunghi mesi di infortunio pre-Mondiale. Però nel frattempo ha studiato, e non era difficile. Bastava riguardarsi l’Inter dello scudetto, quella che Conte arroccava davanti alla propria area di rigore, salvo poi scoccare la fionda belga negli spazi che il resto della squadra aveva sapientemente saputo costruirgli. E via, erano subito danni per tutti. Capitava anche a San Siro e contro le squadre più deboli, tutte invitate a giocare e a scoprirsi. E così ha fatto Inzaghi con Spalletti, gli ha regalato il pallone e gli ha detto: fammi gol, se ci riesci, che poi io riparto in contropiede.

    Il dato del possesso palla è inconfutabile, non solo quello generale (67% vs 33%, il Napoli ha avuto cioè il pallone per due terzi del tempo giocato), ma soprattutto quello per zone del campo. L’Inter, il suo 33% di possesso, l’ha avuto solo per il 29% nella metà campo avversaria e per il 71% nella sua. Il Napoli, al contrario, è stato per ben il 42% del “suo” tempo nella metà campo dell’Inter. Tradotto in minuti: Inzaghi ha avuto il possesso del pallone per 6 minuti esatti nella metà campo del Napoli, Spalletti per 15 in quella dell’Inter. Più contiano di così, Inzaghi non poteva essere. Nella sera più importante.

    Certo, l’Inter non ha battuto il Napoli per merito di Lukaku, nessuno osa pensarlo. Ma Lukaku è destinato a crescere con le settimane e le partite. E della sua forza, nessuno può dubitare. A patto che sia sfruttata nel modo corretto e Big Rom non sia costretto a giocare sempre spalle alla porta, come capitato prima dell’infortunio. Quando ritroverà la condizione, quella che contro il Napoli è stata una sporadica arma a salve, può diventare la più importante nella rincorsa a chi sta davanti, che resta impresa durissima per conseguenza diretta del grande distacco accumulato nella prima fase di stagione.
    @GianniVisnadi

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