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Inter, le pagelle di CM: Lautaro è una goduria. Thuram, quanti sprechi!
Sommer 7: kvaratskhelia rientra e mette il secondo palo nel mirino, intuisce in anticipo la giocata del georgiano fa un passo alla sua sinistra e vola a disinnescarlo. Un’altra grande parata su Kvara, dopo quella del San Paolo.
Pavard 7: Puntuale su tutti gli interventi e poi c’è la bellissima sponda a liberare Thuram davanti alla porta, ma il suo connazionale svirgola il pallone e spreca la giocata. Ci riprova e va meglio anche perché al 91’ sul suo cross c’è Lautaro. Uomini forti destini forti.
De Vrij 6,5: Simeone non gli procura nessun problema ma spende un giallo per evitare un’incursione da parte di kvaratskhelia, salvando il già ammonito Calhanoglu. La legge Inzaghi non perdona: sostituito.
(Dal 18’ s.t. Carlos Augusto 6: Trova spazio per affondare perché il Napoli gioca in inferiorità numerica. Gli manca un pizzico di coraggio in più).
Acerbi 7: Per un attimo si trasforma in Bastoni e disegna un bellissimo cross per la testa di Lautaro, ma il compagno non sfrutta a dovere l’assistenza. Non sbaglia praticamente niente e costringe Simeone al secondo giallo.
Darmian 6,5: Se la vede contro un cliente difficilissimo come kvaratskhelia ma non va mai in difficoltà e anzi si sdoppia, limitando sia il georgiano che Mazzocchi.
Barella 6: Qualche imprecisione di troppo nelle sue giocate, ma è in partita. Poi accade quelli che tutti temevano: protesta per una chiamata ingiusta di Rapuano e viene ammonito. Salterà la Fiorentina.
(Dal 18’ s.t. Frattesi 6: Vicino al gol nei minuti finali, non si svilisce per l’occasione mancata e pochi secondi dopo trova la lucidità per lasciar scorrere il cross di Pavard, un velo determinante per l’accorrente Lautaro)
Calhanoglu 6: Più di lotta che di governo, sorprende la sua interpretazione del primo tempo, in cui randella più del dovuto. Spende il giallo e si dà una calmata, limitandosi parecchio.
Mkhitaryan 6: Lautaro lo vede e lo serve a rimorchio, ma l’armeno spara alto da buona posizione. Taglia l’intera difesa azzurra con un bell’esterno in profondità per la corsa di Thuram, pallone lungo di un niente. Perde un brutto pallone e solo un grande intervento di Sommer non frutta al Napoli il gol in contropiede.
Dimarco 6: Non riesce ad essere dirompente come in semifinale ma il Napoli sulle fasce non fa mai male, né dalla parte di Darmian né dalla parte sua.
(Dal 36’ s.t. Sanchez 6,5: C’è lui nell’azione che porta l’Inter al vantaggio, con il passaggio per Pavard. Banale? Però c’era lui anche nel gol di Frattesi in semifinale. Provateci voi ad incidere con 10’ alla volta).
Thuram 5: Un altro clamoroso errore a pochi metri dalla linea di porta, a marcare quella mancanza di cattiveria che ancora non gli fa fare la differenza in certe occasioni. Non è assistito dal killer instinct neanche quando gli schizza sul ginocchio una palla sporca che si alza incredibilmente sulla traversa.
(Dal 36’ s.t. Arnautovic 6: Questa volta entra con il giusto atteggiamento e si procura una grande occasione da gol che Gollini sventa con il piede).
Lautaro 8: Fa godere i suoi tifosi. Al 12, con le squadre in fase di studio, va in scivolata e strappa via il pallone a Politano. La giocata che da coraggio. E insiste. Spalle alla porta va un po’ in difficoltà ma al minuto 91 arriva la giocata del campione: si stacca dalla marcatura di Di Lorenzo e spedisce in rete il cross di Pavard. Alza al cielo il primo trofeo da capitano.
(Dal 48’ s.t. Bisseck: s.v.)
S. Inzaghi 8: Le finali non si giocano, si vincono. Un passo indietro sotto il profilo del gioco rispetto alla semifinale, ma era preventivatile per tanti motivi. L’Inter eguaglia il record del Milan e porta a casa la terza Supercoppa consecutiva, oltre che 8 milioncini in cassa.