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Lazio-Inter, le pagelle di CM: Eder non fa rimpiangere Icardi, Lulic nel caos
INTER
Handanovic 6: Nessun grande intervento da ricordare, qualche buona smanacciata ad allontanare potenziali pericoli
D’Ambrosio 6: Attento sulle folate biancocelesti, ordinato in retroguardia
Andreolli 7: A fine campionato l’Inter scopre che il miglior centrale in rosa (dopo Miranda) è stato ingiustamente tenuto in panchina. Suo il gol del pareggio
Murillo 4,5: La prima accelerazione di Felipe Anderson lo manda in tilt: frana sul brasiliano e causa il rigore dell’1-0. (Dal 22’ Santon 7: Contributo fondamentale per la vittoria nerazzurra. Rimasto in naftalina per troppo tempo. Perché?)
Nagatomo 5,5: Pericolo costante… per i suoi
Medel 6: Vecchi lo sposta nuovamente a centrocampo. Esattamente come Gagliardini, inizia in affanno, poi si riassesta e non fa mancare la consueta quantità. (Dall’86’ Banega: s.v.)
Gagliardini 6,5: Impatto timido, dove subisce l’intraprendenza di Milinkovic Savic e Biglia. Poi guadagna metri e la sua prestazione cresce di intensità
Candreva 6,5: Corre senza tregua lungo tutta la fascia. Offre sostegno in entrambe le fasi di gioco
Brozovic 6: Corre tanto a vuoto anche oggi, ma questa volta è prezioso nel chiudere molte linee di passaggio
Perisic 5,5: Oggetto misterioso. Potrebbe essere devastante, ma spesso si accontenta di girare al minimo. È stanco del nerazzurro?
Eder 6,5: Corre tanto e spreca altrettanto, poi piazza la zampata. I compagni corrono più volentieri per lui che per Icardi. (Dall’81 Pinamonti: s.v.)
Vecchi 6,5: Alla seconda sulla panchina nerazzurra, l’Inter reagisce e mostra qualche segnale positivo.
LAZIO
Vargic 6,5: Subito brivido alla prima in Serie A: sul pressing degli attaccanti dell'Inter per poco non gli passa il pallone, poi sui gol obiettivamente ha poche colpe. Forse sull'autogol di Hoedt non gli chiama l'assoluta solitudine e l'assenza di attaccanti dell'Inter. Per il resto sbroglia anche situazioni antipatiche.
Wallace 5,5: Sulla sua partono veloci sia Nagatomo sia Perisic, sbaglia un appoggio che poteva costargli caro nel primo tempo. Nella ripresa tutta la retroguardia fa fare una bella figura ad Eder, lui compreso.
De Vrij 6: La Lazio balla un po' dietro, e sul gol di Andreolli non lo tiene proprio alla perfezione, ma l'azione è molto veloce. Spesso è elegante, è uno dei più svegli contro un Inter dal forte potenziale offensivo. Nella ripresa esce per infortunio, l'ennesimo.
(Dal 59' Basta 6: Entra e prova ad affondare, anche con una buona lena. Entra in un momento della gara veramente complicato)
Hoedt 5,5: Su Eder spesso è piuttosto duro, poi trova un autogol un po' sfortunato (e un po' goffo). Non è la sua miglior partita, un po' opaca la sua prestazione. Nella ripresa la Lazio rischia di prenderne tanti, ancor di più in 9 (ingiustamente)
Felipe Anderson 5,5: Dal suo spunto sulla destra arriva il rigore per la Lazio, è costretto spesso ad inseguire fino in fondo Nagatomo che gli scappa alle spalle. Nella ripresa perde verve, e mostra i lati peggiori del suo bagaglio tecnico, con una certa sfiducia di fondo.
(Dal 78' Crecco s.v.)
Milinkovic 5,5: Prova ad inserirsi, a battagliare, con qualche (solito) lampo di classe assoluta. Per il resto poco, non è il solito Milinkovic ammirato in tutto il campionato.
Biglia 6: Molto attento, sul secondo gol prova in tutti i modi ad evitare il cross che poi porta al vantaggio dell'Inter. Si arrabbia tantissimo con Di Bello, diventa quasi un duello tra i due. E, vista la prestazione, non è che abbia tutti i torti.
Luis Alberto 5,5: Da trequartista diventa una mezzala alla Milinkovic. Ha visione di gioco e piedi, certo la squadra si scopre tanto quando sia lui sia Milinkovic salgono, ed è certamente un po' sbilanciata.
(Dal 67' Lombardi 6: Entra in un brutto momento del match, si fa vedere, guadagna un calcio di punizione nel finale. Merita il premio di questa presenza)
Lulic 5: Un po' spento, non è proprio la sua miglior serata, e si vede, anche perché dalla sua Candreva spinge tanto, e lo costringe spesso a ripiegare. Dà poco in tutte e due le fasi, e con poca qualità.
Immobile 5,5: Movimento, movimento, movimento, nella ripresa ha la palla buona (che assist di Keita) e fa tremare per 20 minuti la traversa con una bordata tremenda. Per il resto riceve pochi palloni giocabili.
Keita 5,5: Ha il piede caldo, dopo pochi minuti reclama per un intervento di Murillo. Dagli 11 metri non sbaglia, e dimostra di avere un feeling importante con il gol. Nella ripresa imbecca deliziosamente Immobile, con cui l'intesa cresce di partita in partita. Il primo giallo che prende è piuttosto ingenuo, il secondo francamente ingiusto: quello di Medel è un intervento da moviola, ma non sembra una simulazione netta. Anzi, non lo è proprio.
All. Inzaghi 6: Lancia Vargic dal primo minuto e Luis Alberto mezzala, la sua Lazio gioca un calcio piacevole, poi becca un 1-2 pauroso (ancora su calcio d'angolo, e autorete). Bisogna ammettere che forse, dopo la rete di Keita, la sua Lazio mette un po in off la fase difensiva. Quando mancano le motivazioni di classifica, forse toccherebbe al tecnico infonderle in maniera più importante. Anche perché non è stato proprio un bel modo di salutare l'Olimpico per questa stagione, comunque prodigiosa della sua Lazio.