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    Inter, le frasi di rito su Lukaku e il retroscena sulla rottura: a San Siro sarà alta tensione

    Inter, le frasi di rito su Lukaku e il retroscena sulla rottura: a San Siro sarà alta tensione

    • Federico Zanon
    Prima il Salisburgo, poi la Roma. Simone Inzaghi a inizio settimana è stato chiaro, solo dopo la Champions la squadra avrebbe dovuto pensare al match di domenica alle 18 contro José Mourinho e, soprattutto, Romelu Lukaku. Archiviato il successo contro gli austriaci, da oggi la testa è al belga, il pericolo numero uno dei giallorossi e il grande nemico, sportivamente parlando, dei nerazzurri. Intesi come tifosi, dirigenti ed ex compagni. Ieri sera sia Inzaghi ("Lukaku adesso non è un pensiero, da domani inizieremo a pensare alla Roma che ha giocatori importanti come Lukaku e come tanti altri") sia Calhanoglu ("Non voglio commentare queste cose, ognuno fa le sue scelte") hanno fatto finta di ignorare Big Rom, la realtà dei fatti è un'altra. Tutti non vedono l'ora di affrontarlo, per togliersi sul campo più di un sassolino dalla scarpa.

    TRADIMENTO - Quello che è successo in estate è troppo grave per l'Inter, che considerava Lukaku uno della famiglia, non solo una risorsa per Inzaghi. Sotto accusa non è tanto la scelta dell'ex Man United di non tornare a vestire la maglia nerazzurra, che aveva più volte dichiarato di amare, ma i flirt con Juve e Milan e soprattutto il silenzio estivo, di fronte alle chiamate e ai messaggi di Marotta, Ausilio e di alcuni compagni, compreso il 'fratello' Lautaro. Lukaku ha fatto finta di niente, non facendosi trovare e non richiamando chi lo cercava. Una mancanza di rispetto che nessuno, in casa Inter, ha perdonato

    CARICA LUKAKU - Difficile dire come reagiranno i suoi ex compagni, di certo la Curva Nord prenderà posizione. Distribuirà 30 mila fischietti ai tifosi, per far vivere al numero 90 della Roma una serata da incubo. Chi sta vicino a Lukaku lo descrive come carico e motivato: vuole fare bene domani contro lo Slavia Praga in Europa League, dove trova il gol da 13 partite di fila (17 reti in 991 minuti), per arrivare al meglio al match di San Siro, sul cui manto ha giocato l'ultima volta il 27 maggio scorso (3-2 all'Atalanta, segnò dopo 1'). Dell'Inter ha parlato recentemente dal ritiro del Belgio ("Se dicessi come è andata in estate, farei scioccare tutti"), contribuendo a infittire il mistero. La verità verrà a galla, magari domenica sera. Dopo una partita che si preannuncia incandescente.

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