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Inter da Conte a Inzaghi: Lautaro gioca meno ma segna più spesso, cosa c'è dietro al suo sfogo
LO SFOGO - Poi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, dichiarando nel post-partita: "Vorrei giocare sempre e mi arrabbio quando devo stare in panchina, ma mi dà ancora più fastidio sentire certe voci. Qui si parla troppo, io resto tranquillo perché ho sempre dato il massimo per l'Inter".
PARLANO I NUMERI - Il Toro è abituato a parlare con i gol: già 66 in nerazzurro e 17 in questa stagione, è il miglior marcatore della squadra insieme a Dzeko. L'annata passata era arrivato a quota 19 e quella ancora prima a 21 reti, ma Conte lo faceva giocare di più rispetto a Inzaghi. Con il quale ha una migliore media realizzativa: un gol ogni 155 minuti, nelle due stagioni precedenti andava a segno ogni 171 minuti. In tutta la Serie A soltanto un calciatore ha un valore di mercato più alto del suo: Vlahovic della Juventus.
IL MERCATO - A fine ottobre l'Inter gli ha prolungato il contratto fino a giugno 2026 con tanto di aumento d'ingaggio, salito a 6 milioni di euro netti all'anno. Il prossimo 22 agosto compirà 25 anni, ma non si sa dove festeggerà: a Milano oppure a Madrid, dove Simeone lo vorrebbe nel suo Atletico. La delicata situazione finanziaria della proprietà del club nerazzurro impone ai dirigenti di prendere in considerazione tutte le offerte importanti che dovessero arrivare, anche per finanziare il prossimo mercato estivo.
IL CAMPO - Prima però c'è una seconda stella da inseguire. Dopo aver saltato per squalifica la precedente gara vinta col Verona, ora Lautaro si candida per un posto nella formazione titolare in entrambi i prossimi impegni sempre a San Siro: martedì contro il Milan in Coppa Italia e sabato con la Roma in campionato. Nei derby ha già realizzato 3 reti, mentre finora non è mai andato a bersaglio contro i giallorossi. Pioli e Mourinho sono avvisati...