Inter, Lautaro in letargo contro le big: non segna nove volte su dieci

Federico Albrizio
18 feb 2025
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"Non serve fare proclami. Dobbiamo cambiare ritmo, soprattutto in determinate partite". Simone Inzaghi ha inquadrato i limiti dell'Inter dopo la dolorosa sconfitta sul campo della Juventus. Questione di testa, un dettaglio sottolineato anche da Henrikh Mkhitaryan al termine della gara (LEGGI QUI), ma anche di inefficacia negli scontri diretti. E questa difficoltà contro le big ha un volto: quello di Lautaro Martinez.

Hanno fatto il giro del web le immagini all'uscita dal campo dell'attaccante argentino. Furibondo e frustrato, come poche altre volte si è visto nella sua esperienza nerazzurra. C'è tanto in quel labiale acceso del capitano interista: la rabbia per aver fallito l'occasione di sorpassare il Napoli in vetta alla classifica; la delusione per le occasioni sprecate nel primo tempo e l'atteggiamento sbagliato della squadra nella ripresa; non essere riuscito, ancora una volta in questa stagione, a incidere in un big match.

INTER, GLI SCONTRI DIRETTI SONO UN PROBLEMA

IN LETARGO CONTRO LE BIG - Lautaro Martinez non riesce a svegliarsi da un letargo che sta inevitabilmente condizionando il rendimento dell'Inter negli scontri ad alta quota di questa Serie A. La squadra di Inzaghi viaggia a una media di 1,33 punti a partita negli scontri diretti, una media preoccupante e non in linea con le ambizioni Scudetto come sottolineato anche dal tecnico nerazzurro allo Stadium.

L'Inter non va bene, Lautaro va anche peggio e i numeri offrono una fotografia inequivocabile: in 10 partite contro le prime otto squadre in classifica (1 Napoli, 1 Atalanta, 2 Juventus, 2 Fiorentina, 1 Lazio, 1 Bologna, 2 Milan), il Toro ha realizzato un solo gol, nel pareggio contro il Bologna del 15 gennaio (recupero della 19esima giornata di campionato).

CAMBIO DI MARCIA - Poco, troppo poco per l'ex Racing. Lautaro è sempre al centro del gioco dell'Inter e il suo lavoro all'interno delle partite è fatto anche di altri dettagli che spesso passano in secondo piano, dai movimenti ad aprire spazi ai rientri difensivi. Aspetti utili e preziosi, ma specialmente con un Thuram ancora acciaccato e le riserve che faticano nel garantire gol dalla panchina, i nerazzurri hanno bisogno di maggior costanza a rete da parte del loro punto di riferimento.

Lautaro sembrava aver definitivamente superato il momento difficile sotto porta con un gennaio magico, (9 gol tra Serie A, Supercoppa Italiana e Champions con la tripletta al Monaco), ma i problemi sono tornati ed è ancora a secco nelle quattro partite giocate a febbraio (Milan, la doppia sfida con la Fiorentina e Juventus). Inzaghi ha chiesto ai suoi di cambiare marcia e la richiesta vale anche per l'argentino, anche perché nel giro di un mese arriveranno altri due scontri cruciali: la sfida Scudetto con il Napoli (2 marzo) e quella con l'Atalanta (16 marzo). All'Inter serve ritrovare la continuità del vero Lautaro Martinez, che ancora deve raggiungere la doppia cifra in campionato (9 gol finora in 23 presenze, 15 reti in 34 presenze contando tutte le competizioni): il Toro deve svegliarsi dal letargo nei big match.

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