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  • Inter, Lautaro è tornato? Barella gli lancia un salvagente ed emerge il vero merito di Inzaghi

    Inter, Lautaro è tornato? Barella gli lancia un salvagente ed emerge il vero merito di Inzaghi

    • Pasquale Guarro
    L’ultima volta aveva esultato per un gol al Venezia, era il tre di novembre e da quel momento Lautaro Martinez non era stato in grado di ripetersi. Un bel problema, visto che il “Toro” non ha mai vissuto bene le lunghe astinenze. Il gol è ossigeno, la punta vive di quello e negarlo diventa solo un goffo tentativo di mistificazione. Lo stesso Lautaro ci ha provato, lo ha fatto nel tentativo di alleggerirsi da certe pressioni che deve portarsi dietro soprattutto dopo aver firmato quel rinnovo da dieci milioni a stagione: “Quest’anno gioco più lontano dalla porta”. Falso, semplicemente sta giocando male, in alcuni casi addirittura malissimo. Come ieri, per esempio, quando prima di riuscire a sbloccarsi ha sbagliato il più classico dei gol sotto misura, a due metri dalla linea di porta ha colpito di testa, quasi in tuffo, mandando la palla sopra la traversa. Tutti increduli, Inzaghi il primo a reagire: “Stai tranquillo che adesso arriva”, gli ha urlato il tecnico dalla panchina. Ma quando Lautaro ne ha sbagliato un altro, questa volta su assist di Mkhitaryan, lo stesso Inzaghi si è spazientito prendendo a calci una bottiglietta d’acqua. 

    UN PRIMO PASSO - Lautaro stava per annegare in un’altra prestazione orribile, prima che Nicolò Barella gli lanciasse il terzo salvagente della serata. A quel punto era questione di vita o morte e l’argentino, che di carattere ne ha, si è aggrappato con tutta la sua forza al ciambellone che lo ha riportato su: piattone davanti al portiere e partita in cassaforte con il 2-0. È la fine di un incubo? Siamo sempre li, si valuta il gol o la prestazione? Perché complessivamente Lautaro ha giocato sullo stesso livello della stagione attuale, il contributo alla squadra è stato insufficiente, non ha tenuto un pallone e prima di segnare quel gol ne aveva sbagliati due, di cui uno veramente incredibile. Sì è sbloccato e questo è un dato importante, ma quest’anno era già andato consecutivamente in gol anche contro Empoli e Venezia, prima di tornare in letargo. Per cui, calma con annunci e megafoni.

    LA FORZA DEL GRUPPO - L’argentino ha sicuramente preso una bella boccata d’ossigeno ma prima di sbilanciarsi sarà necessario continuare a osservarlo sul terreno di gioco per capire se, al di là del gol, tornerà a riempire le sue prestazioni di giocate utili e determinanti. Se saprà aiutare, come ha sempre fatto. Sia chiaro, i gol bastano e avanzano, ma per segnarne con continuità è necessario raggiungere una serenità mentale che Lautaro ha un po’ smarrito. E lui è uno che ha bisogno anche di sentirsi trascinatore per accrescere la propria autostima. Ma da certi momenti si esce così, poco per volta, ritrovando certezze lungo il percorso e con la consapevolezza di non avere attorno avvoltoi che intendono attaccare la tua carcassa ma amici che vogliono vederti splendere. E per fortuna, dell’Inter e di Lautaro, quello nerazzurro è un gruppo sano e rigenerativo. 

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