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Inter, la paura di Dalbert: Spalletti studia la terapia delle piccole dosi
A PICCOLE DOSI, LA TERAPIA SPALLETTI - Ma il peso specifico della paura, che mai nessuno è riuscito a quantificare, può affossarti. Il panico ti blocca, congela le certezze e fiacca le gambe. Un po’ quanto accade a Dalbert quando scende in campo. Lo si legge nel linguaggio del corpo: testa bassa, spalle raccolte, sguardo tenue. Dalbert deve sbloccarsi e questo l’ha inteso bene anche Spalletti. Il tecnico toscano lo utilizza con il contagocce, piccole dosi di campo per abituarlo gradualmente allo stress. Un modo come un altro per fargli capire che non è da meno agli altri e soprattutto che se sbagli puoi sempre rifarti.
IL CORAGGIO DI AVER PAURA - L’Inter crede in Dalbert, ci credono Ausilio e Sabatini e ci crede anche Spalletti, tutti convinti delle qualità che il brasiliano lascia intravedere in allenamento, dove inizia a sentirsi a proprio agio. I nerazzurri, soprattutto in questo momento di stanca, avrebbero bisogno delle sue sgroppate sulla fascia ma il tecnico toscano, fine analista, sa che certe carte vanno giocate al momento giusto. Serve ancora tempo, anche se il calcio, per eccellenza, è quel posto in cui non se ne trova mai a sufficienza. Figuriamoci all’Inter, dove il peso della maglia e i mugugni del Meazza elevano tutto a potenza. Ma da Appiano Gentile sono sicuri che Dalbert riuscirà a rendere meno grevi le pressioni che lo frenano. Perché anche nel calcio funziona un po’ come nella vita di tutti i giorni: bisogna trovare il coraggio di avere paura.