AFP via Getty Images
Inter: la Brozovic-dipendenza e un futuro ancora tutto da scrivere
ALTERNATIVE? POCHE - E quando le formazioni rivali riescono ad imbrigliarlo, a togliergli spazi e fiato, quando lo costringono a giocare 20 metri più indietro rispetto al centro del campo, l'Inter fa fatica. È successo diverse volte in questa stagione, c'è riuscito lo Shakhtar Donetsk due volte, il Milan nel derby di andata e la Juventus nella semifinale di andata di Coppa Italia. Tanti tocchi, ma passaggi poco incisivi e un nervosismo crescente che, soprattutto nel primo tempo della gara con la Juve, ha limitato sé stesso e l'Inter. Dati che confermano la "dipendenza da Brozovic" e che sottolineano ciò che Antonio Conte ha ribadito da tempo: Erkisen non riesce a convincere l'allenatore, Barella è indispensabile da mezzala, Vidal non ha il passo, insomma, una vera e propria alternativa in rosa non esiste.
FUTURO DA SCRIVERE - Brozovic è quindi indispensabile nel presente nerazzurro, ma il suo futuro resta ancora tutto da scrivere. Sì perché la sua situazione contrattuale non è cambiata rispetto all'ultimo rinnovo di contratto. La scadenza è fissata al 30 giungo 2022 e ha una clausola rescissoria da 50 milioni di euro valida soltanto per l'estero durante l'estate. I discorsi per il rinnovo di contratto erano iniziati nel periodo pre-covid, ma si sono interrotti e ad oggi non sono mai ripartiti. Insomma, a giugno il croato entrerà nell'ultimo anno di contratto con il forte rischio che, a prescindere dalla clausola, il suo valore potrebbe crollare senza certezze per il futuro.