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Inter, l'idea Thuram non è tramontata: il retroscena estivo, i contatti con Raiola e una necessità
IL RETROSCENA ESTIVO - E pensare che se lo scorso 21 agosto Thuram non fosse sceso in campo nella sfida fra Broussia Monchengladbach e Bayer Leverkusen, rimediando la rottura del legamento collaterale del ginocchio, oggi verosimilmente ci sarebbe lui e non Correa a completare il reparto avanzato nerazzurro. Si perché fra i tanti profili trattati in quell'ultima settimana di mercato, l'Inter stava cercando un profilo molto più fisico dell'argentino poi acquistato dalla Lazio per alternarsi con Dzeko e proprio il figlio di Lilian era considerato come il candidato ideale da Ausilio e Marotta in quanto sì abituato a giocare da esterno, ma con una fisicità adatta a ricoprire tutti i ruoli dell'attacco, compreso quello di vice-Dzeko all'occorrenza.
RAIOLA SPINGE, MA C'E' UNA NECESSITA' - Un gradimento che non si è sopito e che è testimoniato anche dai contatti con Mino Raiola, il suo agente, che continua a proporlo alla dirigenza nerazzurra che però, prima di poter pensare ad un investimento (in estate servivano non meno di 25 milioni e ne furono poi spesi 31 per Correa) sia a gennaio che in estate, dovrà prima di tutto cedere almeno uno degli esuberi con lo stipendio più alto in rosa. Alexis Sanchez, che si sta lamentando anche a mezzo social dello scarso utilizzo è il principale indiziato. Senza la sua cessione difficilmente ci sarà margine per l'Inter di affondare il colpo.