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    Inter, l'ex presidente Pellegrini: 'Il derby come una battaglia. Tornare? Ho fatto il mio tempo'

    Inter, l'ex presidente Pellegrini: 'Il derby come una battaglia. Tornare? Ho fatto il mio tempo'

    Ernesto Pellegrini, ex presidente dell'Inter, parla a La Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal derby col Milan: "Da milanese, mi rende felice vedere Inter e Milan così in alto. Poi beh, non serve neanche chiedermi un pronostico: il cuore era, rimane e resterà per sempre nerazzurro. Sono fiducioso, finora il cammino è stato positivo: mi auguro di vedere la stessa Inter che ha fatto così bene nell’ultimo periodo, con anche un ottimo gioco. Dall’altra parte, però, attenzione al Milan: non penso possa replicare la prestazione, per esempio, della sconfitta contro lo Spezia. Questo derby sarà una battaglia sportiva".

    IN COPERTINA - "Ibrahimovic e Lukaku, ovviamente. Stravedo per Romelu: mi piace tantissimo, è devastante tecnicamente e fisicamente, ha velocità e vede la porta come pochi. Inoltre apprezzo il fatto che sia una persona religiosa. Segna e guarda il cielo: sembrerà un gesto banale, non per me".

    BARELLA COME BERTI? - "Il paragone ci può stare, anche se Nicolino era più potente dal punto di vista fisico. Senza nulla togliere a Nicolò: attualmente, a centrocampo, in Italia nessuno è al suo livello. Ho tanti amici a Cagliari, conoscevo il suo potenziale e non ho mai avuto dubbi sul suo acquisto".

    CONTE-TRAPATTONI - "Persone differenti, identici in campo per l’atteggiamento: hanno grinta, determinazione e assoluta voglia di vincere".

    CHI RUBEREBBE AL MILAN - "Zlatan fa paura, può fare la differenza. Ma noi abbiamo Romelu…Saranno  decisivi? Sì. E aggiungo proprio Barella: lotta dall’inizio al 90’, non si risparmia mai, ha un ottimo piede… È un calciatore completo".

    CAPITOLO SOCIETA' - "Sono amico di Marotta e Antonello, dei fuoriclasse nei rispettivi ruoli. Li stimo molto: fortunatamente ci sono loro in questo momento di difficoltà… Per il resto, cosa posso dire: mi auguro che la famiglia Zhang possa ripensarci, altrimenti sarebbe un’ottima cosa se riuscissero a cedere in mani buone, possibilmente italiane. Alla coppia Pellegrini-Moratti? Lo escluderei, perlomeno per quanto mi riguarda. Io e Massimo ci siamo sentiti, ma ho fatto il mio tempo. Certo che mi piacerebbe, i sogni fanno parte della vita, anche per me è così, ma non ci sono i presupposti".

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