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Inter, Kondogbia non è un bidone. Con lui in campo i numeri migliorano
IL GIOCATORE CHIAVE - "Da potenziale... bidone a giocatore chiave. Del presente e del futuro. Con il passare delle settimane Geoffrey Kondogbia si è preso l’Inter. Ci è riuscito con il suo modo di giocare tecnico ed efficace, con le sue scarne dichiarazioni e con il grande lavoro che ha fatto sul campo per imporsi in un campionato che non conosceva e al quale, un po’, ha inevitabilmente faticato ad adattarsi. Adesso è un punto di riferimento per Mancini, un giocatore chiave nello scacchiere del tecnico di Jesi. I risultati lo confermano: le ultime 4 gare in cui è stato titolare i nerazzurri le hanno vinte tutte e più in generale il rendimento dell’Inter con lui in campo dal primo minuto e con lui in panchina o in tribuna è molto diverso".
CON KONDOGBIA SI VINCE - "L’ex Monaco quest’anno ha totalizzato 23 presenze su 35 e in venti occasioni è stato titolare. In queste gare l’Inter ha ottenuto 13 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte con una media di 2,1 punti a incontro. Nelle 15 sfide senza di lui oppure con “Geo” inizialmente tra le riserve sono arrivati 6 successi, 4 pari e 5 sconfitte (media punti 1,5 a partita). La differenza è netta e, anche se non può essere totalmente ascritta alla sua presenza nell’undici iniziale, le prove di Kondogbia hanno una grande influenza sul rendimento della squadra perché il francese in mezzo al campo, oltre a dare fisicità, aumenta la qualità del palleggio visto che dispone di mezzi tecnici importanti. Non ha il piede di Pirlo, ma con la sfera sa cosa fare. E soprattutto non ha paura di “strappare” e di inserirsi nella metà campo avversaria. Lo ha fatto vedere soprattutto in questo 2016 nel quale la sua crescita è stata evidente".
NUMERI CHE PESANO - "Non c’è però solo la media punti che testimonia l’importanza negli ingranaggi nerazzurri del nativo di Nemours. Con lui... nel motore, la squadra segna di più (1,5 reti contro 1,2), subisce di meno (0,9 gol contro 1), ha una percentuale maggiore di vittorie (65% contro 40%), conclude di più verso la porta avversaria (10,6 contro 8,9) e subisce meno tiri (11,4 contro 13,8). Sale pure la percentuale del possesso interista (55,7% con lui, 53,7% senza) a testimonianza della sua qualità e del fatto che i compagni si fidano ad appoggiargli il pallone. Numeri positivi pure se estendiamo il confronto ai pariruolo delle altre squadre: Kondogbia recupera 6,3 palloni a incontro (4,69 la media dei centrocampisti della A), ne perde 10,26 (11,25 la media), vince 1,87 contrasti (1,22 la media), dribbla il doppio (2 volte a incontro contro le 0,9 degli altri) e soprattutto eccelle in passaggi riusciti (43,7 a gara contro 28,3; nel computo totale ha superato quota 1.000)".