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  • Inter-Juve, quanto pepe. Icardi e Higuain si giocano l'Argentina

    Inter-Juve, quanto pepe. Icardi e Higuain si giocano l'Argentina

    • Pasquale Guarro
    Per come si erano messe le cose non era affatto detto che alla fine sarebbe andata così. Perché le bandiere non esistono più e anche perché il calcio è dinamico, oggi una maglia domani l'altra. Il valzer delle punte è iniziato quanto Alvaro Morata è tornato alla casa madre, da lì le riflessioni della Juventus, costretta a dover sostituire lo spagnolo nel miglior modo possibile. Alla fine è arrivato Higuain, ma le idee iniziali di Marotta e Paratici portavano da tutt'altra parte.

    IL PARAGONE - L'obiettivo bianconero, neanche troppo nascosto, risiedeva nella parte nerazzurra del naviglio. Mauro Icardi era più che un'idea; era la prima scelta della società di Andrea Agnelli, molto più propensa ad investire il proprio denaro per un classe '93 (il nerazzurro), che per un classe '87 (il bianconero). Perché se è vero che ad oggi tra i due non può esistere ancora un confronto è altresì vero che il fattore anagrafico non può essere tralasciato e che se Higuain è giunto a compimento, altrettanto non si può dire del rosarino, ancora nel pieno della propria maturazione. Lo sa bene Piero Ausilio che infatti non ha mai voluto avviare neanche i dialoghi per l'eventuale cessione del proprio attaccante.

    AVANCES NAPOLI, MURO INTER - A minare il derby d'Italia dei due centravanti ci si era messo anche il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che per rincuorare la propria gente aveva deciso di ricoprire d'oro la famiglia Icardi, con cinepanettoni per Wanda e bigliettoni per Mauro. Ancora una volta l'Inter ha alzato il muro dichiarando incedibile l'ex blucerchiato, che dopo una tormentata estate fatta di richieste d'aumento ha infine ottenuto ciò che realmente voleva: restare all'Inter alle proprie condizioni.

    PER L'ARGENTINA - Domani sera, per combinazione astrale, si ritroveranno l'uno contro l'altro. E significherà molto per entrambi perché Higuain e Icardi sembrano nati per essere divisi. Non solo quando indossano le maglie di due squadre storicamente rivali, ma anche quando c'è di mezzo la nazionale argentina. Il pipita indossa l'albiceleste da anni, a volte non meritandola, visto che qualche volta manca gli appuntamenti decisivi. Dall'altra parte, invece, Icardi cerca di fare di tutto per meritarsi quei colori, ma viene puntualmente ignorato proprio per le gerarchie che vedono davanti a lui attaccanti come il bianconero. Allora Inter-Juve sarà ancora più carica di significato perché oltre ai tre punti in palio, in campo scenderanno due bomber che vogliono guadagnarsi la propria nazionale.

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