Antipasto americano per il derby d'Italia. In attesa dello scontro diretto a San Siro valido per la terza giornata di campionato in programma il prossimo 15 settembre, Inter e Juventus si sfidano domani mezzanotte a Miami: in palio non ci sono i tre punti, ma l'ultimo posto da evitare nel torneo amichevole 'Guinness Cup'.

Il duello più affascinante è in panchina, dove si siedono due allenatori per certi versi simili, che però non vanno affatto d'accordo. Alla provocazione di Mazzarri ("Non paragonata la mia Inter alla Juve di due anni fa, che fece un altro tipo di mercato) è subito arrivata la piccata replica di Conte: "Qualcuno mette le mani avanti per coprire i propri fallimenti, Vidal fu pagato 10 milioni contro i 18 spesi dal Napoli per Inler".

Questo botta e risposta rappresenta solo l'ultimo capitolo di un rapporto molto vivace: basti pensare alla vigilia della Supercoppa giocata l'anno scorso a Pechino, dove Mazzarri mandò due suoi collaboratori a spiare l'allamento dei bianconeri. Carrera, all'epoca in panchina al posto di Conte squalificato per il caso calcioscommesse, commentò: "Prima dice che noi abbiamo copiato il suo 3-5-2 e poi ci fa spiare...".

I due tecnici hanno accolto in maniera opposta anche le sconfitte nelle ultime amichevoli in Usa: Conte ha usato il bastone ("Sveglia, se ci montiamo la testa prenderemo altri schiaffoni") mentre almeno per il momento Mazzarri preferisce la carota. L'allenatore dell'Inter ha dichiarato dopo il pesante 0-4 col Valencia: "Una sconfitta era da mettere in preventivo visto che loro erano molto più freschi di noi, magari avremmo potuto limitare un po' il passivo perché un risultato cosi dà sempre fastidio e in certi momenti bisogna tirare fuori un po' d'orgolio. Ho fatto faticare tanto la squadra in allenamento, ma io guardo avanti e in futuro raccoglieremo i frutti di questo lavoro. Cercando qualcosa di positivo, dal punto di vista degli automatismi le cose migliorano. Sull'1-0 si è visto un quarto d'ora di buon calcio e abbiamo avuto le nostre palle gol, poi c'è Belfodil in crescita. Non è facile partire da zero con un allenatore nuovo, speriamo di fare meglio perché mi aspetto che l'Inter torni a essere competitiva".