Inter, Joao Mario-Brozovic-Ranocchia: adesso vediamo quanto valete
RANOCCHIA - Quello che ha giocato meno di tutti è Andrea Ranocchia, che in questo campionato ha messo insieme solo i 5’ della trasferta di Crotone. Il difensore italiano è chiuso da Skriniar e Miranda e spesso la critica ha evitato di prenderlo in considerazione anche solo come sostituto di uno dei due. Chi invece gli ha sempre dato considerazione è Luciano Spalletti, che già nel corso del ritiro di Riscone si era schierato al fianco dell’ex Bari e Genoa, discutendo faccia a faccia con un tifoso che continuava a inveire contro di lui. Ranocchia tornerà tra i titolari dopo molto tempo, dovrà prendere coraggio anche per affrontare uno stadio amico che però in passato gli ha riservato qualche fischio. Erano altri tempi, un’altra Inter e magari anche un altro Ranocchia.
JOAO MARIO - Invece Joao Mario ha trascorso in campo 366 minuti, pochi per chi a inizio stagione veniva indicato come il Nainggolan dell’Inter. Il portoghese è tra i pochi che non hanno tratto vantaggi dalla cura Spalletti, che lo ha schierato quasi sempre come trequartista. L’ex Sporting non ha mai brillato, ma nonostante tutto non ha perso occasione per mostrarsi un po’ seccato dallo scarso minutaggio a sua disposizione: “Voglio giocare di più”, ha spiegato qualche tempo fa il portoghese dal ritiro della propria nazionale. Domenica avrà la sua chance.
BROZOVIC - In ultimo Brozovic, che tra i panchinari è sicuramente quello che ha inciso di più grazie ai tre gol realizzati in campionato, due a Benevento e uno a Cagliari. Un gol ogni 119’ per il croato, che finora ha trascorso in campo 359 minuti. Spalletti lo ha spesso utilizzato come vice Borja Valero, mentre domenica contro il Chievo potrebbe arretrare di qualche metro per giocare nel cuore della mediana, probabilmente proprio accanto allo spagnolo (anche lui arretrato), per lasciare spazio a Joao Mario dietro le punte.
OBIETTIVO COMUNE - Tre storie diverse e un unico obiettivo: Ranocchia, Brozovic e Joao Mario dovranno convincere Spalletti che non sono solo delle riserve. In tre hanno racimolato 730 minuti di gioco, 514’ meno del solo Icardi, che è stato impiegato per 1244 minuti. E dalle loro riposte trarranno indicazioni importanti anche Sabatini e Ausilio, che nel mercato di gennaio potrebbero rilassarsi o dover correre ai ripari.
