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Inter, Inzaghi vuole la vetta: serve un primato storico, ma senza Calhanoglu è un’altra storia
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SERVE UN PRIMATO – Partiamo dalla cabala. La Fiorentina di Vincenzo Italiano, è cosa nota, non vuole perdere terreno dalla zona Champions League (distante appena due punti, dopo il successo centrato ieri dall’Atalanta) e combatterà sino all’ultimo per ottenere un risultato positivo e rimettere il muso avanti in classifica, ri-piazzandosi al 4° posto. L’Inter, invece, come dicevamo, ha bisogno di abbattere un primato per tornare in testa alla classifica. I nerazzurri, infatti, arrivano da tre vittorie di fila nelle ultime trasferte a Firenze e, nella propria storia, non sono mai arrivati a quattro successi consecutivi in casa dei toscani. A Inzaghi, dunque, servirà anche battere la cabala, per riprendersi la vetta e mandare un nuovo chiaro segnale al campionato e alla Juventus di Massimiliano Allegri, diretta concorrente, a una sola settimana dal big match nel Derby d’Italia. Ma non è la fortuna non è l’unico aspetto al quale tenere conto stasera all’Artemio Franchi.
CALHA OUT - Hakan Calhanoglu, infatti, non sarà della sfida. Il centrocampista turco che, sino a qui, ha giocato tutte le partite di campionato e sempre da titolare, sarà assente contro la Fiorentina, a causa della squalifica rimediata per il cartellino giallo (era diffidato) preso contro il Monza. L’ex numero 10 del Milan, autore di 20 presenze in Serie A, scandite da nove gol e tre assist in Serie A, alle quali vanno aggiunte altre due partite giocate in Supercoppa Italiana (con una rete) e altre quattro in Champions League (sempre con una marcatura), non farà parte della lista dei convocati di Simone Inzaghi, che ha già studiato in che modo sopperire alla sua assenza. In campo sarà Asllani a far da regista e divenire il 'cervello', il centro nevralgico delle azioni della squadra nerazzurra, una grande opportunità per il mediano albanese che, al suo fianco, potrà contare sull’energia di Frattesi, chiamato a sostituire un altro pilastro, anch’esso squalificato, come Barella. Ma al di là del rettangolo verde di gioco, la domanda da farci è una: come si comporta l’Inter senza Calhanoglu?
NO CHALA, NO PARTY – Da quando il turco è diventato inamovibile nelle gerarchie di Inzaghi (ovvero nel corso di queste due stagioni), togliendo il posto a Brozovic, l’Inter ha centrato un notevole numero di successi in campionato. Con più precisione, nelle ultime 53 partite in Serie A, l’Inter ha avuto una media di successi pari al 72%. Una media che crolla drasticamente al 20% quando il turco non è in campo, visto che, nello scorso campionato, è stato vinto solamente uno dei cinque match nei quali non ha giocato (sconfitta a Udine per 3-1, poi l’Inter ha ottenuto un punto in due partite a inizio aprile, tra Fiorentina, 0-1 a San Siro, e Salernitana, 1-1 in trasferta, prima di battere il Sassuolo per 4-2 e perdere contro il Napoli 3-1). Ma c’è un dato che preoccupa ancora di più: l’Inter, infatti, in questa stagione, non ha mai vinto quando Calhanoglu non ha cominciato dal 1’: due pareggi contro Real Sociedad e Benfica in Champions League – entrambi in trasferta - e una sconfitta contro il Bologna ai supplementari, che è costata l’eliminazione in Coppa Italia, durante il turno degli ottavi di finale. La sfida di stasera sarà la prima in A senza il centrocampista turco. Raccogliendo tutti i dati dall’agosto 2022, l’Inter senza Calhanoglu ha totalizzato 3 vittorie su 11 in tutte le competizioni, con un solo successo su cinque match in campionato. E contro la Fiorentina, come specificato qui sopra, è già andata male in un’occasione. L’Inter riuscirà a essere più forte delle sue assenze? La risposta, come sempre, al campo.