Juventus, Allegri regala due punti all'Inter: rosso a Milik imprevedibile, ma Yildiz è un grosso errore
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Alla fine Max Allegri ha deciso di cambiare: fuori Kenan Yildiz, titolare Arek Milik. Scelta che alla fine è risultata decisiva, ma al contrario. Certo, prevedere addirittura un'espulsione del centravanti polacco, per di più dopo un quarto d'ora, era impossibile. Però in questa fase, con la Juve già priva di Federico Chiesa e di Adrien Rabiot, due catalizzatori del gioco bianconero soprattutto nei momenti di difficoltà, la rinuncia al talento turco è sembrata sbagliata fin dall'inizio e non solo perché pure nello spezzone che infine gli è stato concesso ha dimostrato di poter creare dal nulla qualcosa di speciale. Perché in breve tempo si è trasformato in un collante fondamentale per la manovra della Juve, perché sembra davvero quel potenziale fuoriclasse che tutto il calcio italiano e non solo il mondo bianconero stava aspettando, perché senza di lui la squadra di Allegri è tornata indietro di un mese. Eppure, quella stessa decisione è stata rivendicata dal tecnico bianconero. Ripensamenti? Meno di zero: “Yildiz ha fatto bene? Sì, ha fatto bene. Gli ha fatto bene stare in panchina. È una scelta che rifarei. Lui è un ragazzo molto equilibrato ma non è semplice alla sua età trovarsi a giocare tante partite di fila, con i titoli dei giornali...Dopo Lecce l'ho visto un po' rilassato, Milik stava bene e ho scelto lui”, taglia corto Allegri.
L'ERRORE – Ma l'errore resta. È giusto motivare e difendere le proprie scelte, le mosse azzeccate in questa stagione superano di gran lunga quelle sbagliate. Però proprio ora la Juve non doveva dare fiducia all'Inter, la gara con l'Empoli era una di quelle da vincere in un modo o nell'altro. E quegli stessi equilibri delicati che non si dovevano toccare quando si discuteva di un'eventuale tridente con Chiesa, Yildiz e Vlahovic, sono invece stati smossi in questa occasione: morbida la staffetta Danilo-Alex Sandro per evitare squalifiche in vista dell'Inter, durissime le conseguenze di quella tra Milik e Yildiz. E l'errore sarebbe rimasto pure senza quello sciagurato rosso al centravanti polacco, pure in caso di vittoria. Anche perché è stato pure raddoppiato: se mandarlo in panchina ha fatto storcere il naso a molti, tenerlo così a lungo a bordocampo pur avendolo mandato a scaldare già nel primo tempo è stato a tratti incomprensibile. Gli errori si pagano, lo ha detto pure Allegri. Questa volta ha sbagliato pure lui. E la Juve ha pagato il conto, di 2 punti pesantissimi nella corsa scudetto. Anche se preferisce parlare solo di quarto posto.