Inter, Inzaghi: "Motta e Conte si nascondono? Non so se sia una strategia, ma io conosco sempre gli obiettivi"
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Che partita sarà?
“Conosciamo l’importanza della partita, cosa comporta per società, tifosi e per noi stessi. Non sarà una partita decisiva ma di grandissima importanza tra due squadre che hanno avuto lo stesso cammino anche in Champions”.
Come sta l’Inter?
“L’Inter arriva bene, da una striscia di cinque vittorie consecutive, anche se purtroppo abbiamo avuto qualche problemino che ci limiterà un po’ fino alla sosta. Ma sia o pronti e domani cercherò di schierare la migliore formazione per fare una grande gara”
D’accordo con Thiago Motta che indica Inter e Napoli come favorite?
“Sapete come la penso in merito alle griglie e ai favoriti. È un campionato aperto, con tante squadre che hanno investito tantissimo e che hanno colmato il gap”.
Chi giocherà in regia?
“Sappiamo cosa rappresenta per noi Calhanoglu ma in questo momento non c’è e bisognerà vedere. Il sostituto naturale è Asllani e se mi darà le giuste garanzie giocherà lui. È cresciuto tantissimo e l’unica sua sfortuna è avere davanti Calhanoglu. Ieri in allenamento non è andato male, oggi lo valuteremo ancora. Anche Barella mi è piaciuto in quel ruolo”.
In cosa può crescere ancora l’Inter?
“Dopo scudetto e Champions chiedo di continuare a migliorarci ancora perché il calcio evolve e le squadre diventano sempre più organizzate. Se penso all’ultima partita contro lo Young Boys, una squadra che arrivava da un momento complicato, ci ha creato tante difficoltà. LE complicazioni sono sempre dietro l’angolo, anche nelle ultime partite vinte abbiamo dovuto attraversarne”.
La Juventus concede poco, questo può cambiare il vostro atteggiamento?
“Per me sarà l’undicesima sfida contro la Juventus ed è sempre stata una partita molto equilibrata. Parliamo di una grande squadra con un allenatore che mi piace tanto. Hanno investito tantissimo e hanno grandi elementi”.
Com’è cambiata secondo lei la Juventus?
“Ha cambiato i principi, Allegra aveva i suoi e Thiago ne ha portato altri. Stimo entrambi, con il Bologna di Thiago Motta abbiamo sempre sofferto e con la Juventus ha svolto un ottimo percorso finora. Sarà una Juve molto competitiva anche quest’anno”.
L’anno scorso la vittoria contro la Juventus consentì il decollo contro la Juventus. Cosa aggiungerebbe vincere domani?
“Darebbe tanta consapevolezza ma lo scorso campionato era la gara di ritorno con 13 partite alla fine. Questa volta è la nona di campionato ma sappiamo cosa rappresenta per l’ambiente”.
Sia Motta che Conte si nascondono, dà fastidio?
“Non so se sia una strategia o altro, io posso parlare per me e so che a inizio stagione si parte con l’obiettivo di andare avanti in Coppa e dare soddisfazioni in campionato, dove ci sono altre squadre con il nostro stesso obiettivo”.
A che punto è Buchanan?
“Ha svolto ieri il primo allenamento in gruppo, lo abbiamo aspettato e voluto. Può darci delle soddisfazioni, si stava allenando bene poi ha subito quell’infortunio. Adesso siamo un po’ in emergenza per l’infortunio di Carlos, ma anche Darmian può giocare lì”.
Come sta lavorando Zielinski e in cosa deve migliorare? “Sta lavorando molto bene, lo abbiamo voluto insieme alla società ed è un calciatore completo che può aiutarci tantissimo. Ha avuto un problema nel precampionato e adesso un altro infortunio in nazionale che lo hanno fatto rallentare, ma mi è piaciuto come è entrato contro lo Young Boys”.
Domani sarà per lei l’undicesima sfida contro la Juventus, quale ricorda con più piacere?
“Se devo sceglierne una dico quella dello scorso anno perché tornavano da Riyad, la Juventus ci aveva avvicinato, non mollava ed era lì. Erano una grande minaccia ma quella vittoria davanti ai nostri tifosi ci diede la spinta verso la seconda stella”.
Domani si sfideranno i due fratelli Thuram, come pensa che sarà per loro visto che spesso è capitato anche a lei di affrontare suo fratello?
“Sono sensazioni che rimangono dentro, io ho sfidato Pippo otto volte da calciatore e qualcuna meno da allenatore. Ma penso al primo Juventus Piacenza al Delle Alpi e fu emozionante, qualcosa che rimane. Anche Marcus e Kephren se la ricorderanno per tutta la vita, così come i loro genitori. Allora perdemmo 1-0 proprio con gol di Pippo Inzaghi”.
L’Inter è tornata quella dello scorso anno?
“Cinque vittorie danno fiducia ed energia ma non siamo stati lì ad applaudirci perché abbiamo avuto momenti dove avremmo dovuto fare meglio. Però abbiamo sofferto da squadra e ci siamo aiutati, quello che dovremmo fare domani”.
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Commenti
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oggi vederete una grande inter e la coppia lautaro-thuram dira che siaomo i piu' forti assolutti...