Inter, Inzaghi: "Lautaro mai un problema, partiamo per vincere anche la Champions"
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Alla vigilia della sfida di Champions contro il Manchester City, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa.
È una partita che arriva troppo presto? Cosa chiedi ai tuoi?
“Non devo presentare io il City, incontriamo una squadra organizzata e forte. Qui in casa sono sei anni che non perdono, ma sappiamo cosa fare e abbiamo preparato la partita in un giorno. Serve una prestazione gigantesca, con corsa, aggressività e determinazione”.
La consacrazione della tua Inter nasce da Istanbul, adesso va corretto qualcosa?
Oggi Guardiola ha detto di aver visto ieri per la prima volta la finale, lei quante volte l’ha rivista?
“Io l’ho rivista una settimana dopo e poi anche un mese fa in ritiro, tra un allenamento e l’altro. Non penso che sia una rivincita, domani non è una finale ma una partita diversa. Non ho rimpianti, a IStanbul abbiamo dato tutto e la partita lì è stata decisa da episodi, come ha detto anche Guardiola. Anche per noi allenatori la nuova formula sarà più difficile, prima bisognava preparare tre partite, adesso sono 8 squadre diverse e diventa più impegnativo”.
In questo momento sembra impietoso confrontare Lautaro e Haaland, vivono due momenti diversi. Si può parlare di un caso Lautaro?
“È il nostro capitano e anche quest’anno segnerà tanto. Bisogna valutare e capire il momento ha viaggiato tanto e con le partite e con gli allenamenti troverà la forma migliore. Sarà sempre una grande soluzione per me e mai un problema”.
Rodri ha detto che il calendario così fitto sta portando a un punto di rottura, cosa ne pensa?
“Noi allenatori sappiamo che si gioca tanto, io posso dire che preparare partite come questa è bellissimo e emozionante. Questo è anche il motivo per il quale guadagniamo bene e ci dobbiamo adeguare. So che ci sono delle problematiche, ne parlo quotidianamente con i miei calciatori, ma sappiamo a cosa andiamo incontro e dobbiamo alternare più calciatori possibili”.
Nello studiare il turnover pensate partita dopo partita?
“Il nostro ragionamento, mio e dello staff, è partita dopo partita. Poi ci sono chiaramente i dati che influiscono e di volta in volta ci organizziamo, ma il pensiero va gara dopo gara”.
La differenza più grande rispetto allo scorso anno è la scelta della formazione: contro la Real Sociedad scese in campo l’Inter B, domani i titolarissimi. È perché la società ti ha dato altri obiettivi?
"Ma no, domani ci saranno altre scelte. Non so cosa intendi con i titolarissimi: farò delle valutazioni, la formazione di domani sarà pensata. Oggi avremo un allenamento al completo anche con chi ha giocato a Monza. Domani mi porterò dietro dei dubbi che risolverò, è normale che ogni inizio stagione bisogna fare valutazioni diverse. Il City è la squadra più forte d'Europa e l'affrontiamo in trasferta, siamo l'unica squadra italiana a giocare in trasferta e abbiamo giocato domenica, non sabato. Ci sono tante valutazioni diverse da poter fare, ma ho la forza di avere questi ragazzi che mi soddisfano sempre. Stasera e domani lavoreremo parecchio al video e domani cercheremo di fare una partita gigantesca".
Vi sentite al livello del City?
“Noi partiamo sempre per vincere, Champions e campionato. Poi sappiamo che ci sono budget e monte ingaggi, ma gli alibi a me non piacciono. Sono amico di Pep, è un piacere incontrarlo e penso che sia il miglior allenatore in circolazione, è sicuramente fonte di ispirazione per tutti noi”.
Vi sentite al livello di una squadra come il City? Guardiola ha detto che l'Inter può vincere la Champions...
"Noi partiamo per vincere sempre, poi sappiamo che ci sono budget e altre cose ma gli alibi non mi piacciono. Sarà un piacere rivedere Pep, l'ho incontrato tre volte e due sono stato molto bene, a Istanbul un po' meno... Penso sia il miglior allenatore in circolazione, è un'ispirazione per me".
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