Inter indonesiana: Moratti vede Thohir
Il presidente pronto a cedere una quota di minoranza e tra 2 anni almeno il 51%.
Moratti vede Thohir: primo faccia a faccia per l'Inter indonesiana.
Contatto diretto. Dopo i vari incontri con emissari del tycoon indonesiano, nei giorni scorsi Massimo Moratti ed Erick Thohir si sono incontrati di persona. Un passaggio che potrebbe aprire a scenari molto importanti per il futuro dell'Inter. Perché il patron cerca liquidità in chiave mercato e soprattutto un socio attivo sul fronte nuovo stadio.
Il patron vacilla - Nel faccia a faccia infatti il 43enne asiatico avrebbe ribadito al numero uno nerazzurro l'intenzione di comprare tutta la società. Moratti avrebbe replicato che al momento non si sente pronto per questo passo epocale, anche per una questione di cuore. Di fronte alla certezza che Thohir garantirebbe un futuro florido e stabile al club, però il patron potrebbe anche pensare alla cessione immediata di una quota di minoranza, ma con la prospettiva entro due anni di cedere almeno la maggioranza. Se non addirittura il 100%. Il tycoon chiede almeno il 51% perché non vuole investire milioni in una società reduce da una stagione difficile e non quotata in Borsa. Lunedì nella villa di Imbersago si sarebbe tenuta una riunione in cui non è escluso che Moratti abbia aggiornato le persone più vicine sullo stato della trattativa. E a breve potrebbero arrivare annunci importanti.
Rapetti salta - Nel frattempo Moratti continua a lavorare in vista della nuova stagione. E il cambio di guida tecnica potrebbe essere soltanto l'inizio. Perché dopo Andrea Stramaccioni, è saltato - manca soltanto l'ufficialità - anche Stefano Rapetti. L'Inter infatti ha comunicato al preparatore atletico (che pure ha altri due anni di contratto) che non rientra più nei piani della società. Con l'arrivo da Napoli dell'omologo Giuseppe Pondrelli, si pensava che Rapetti sarebbe stato dirottato sul recupero degli infortunati. Invece no. Voce sul capo degli osservatori Angeloni: lo vorrebbe il Sunderland.
Altri movimenti in vista - Il probabile slittamento della presentazione di Mazzarri - difficile avvenga domani, più facilmente la prossima settimana se non addirittura a inizio luglio, prima del ritiro - è invece legato alla definizione non tanto dello staff in arrivo quanto di quello già presente. Mazzarri per esempio si porterà dietro anche il team manager Beppe Santoro e va capito come farlo convivere con Ivan Cordoba. Santoro dovrebbe diventare una sorta di tuttofare dell'allenatore, con compiti anche da team manager. Cordoba si concentrerebbe soprattutto sui rapporti tra tecnico e spogliatoio. Moratti poi cerca un dirigente che tenga i rapporti con l'esterno e detti la linea societaria. Un ruolo che storicamente nell'Inter manca. Dopo quella su Leonardi (Parma), ultimamente è girata la voce su Bigon come direttore generale. Ma sarebbe un'idea per la prossima estate e non sarà comunque facile convincere De Laurentiis a privarsi del suo attuale direttore sportivo.