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Inter, il vivaio è d'applausi: ma per i giovani non c'è futuro in prima squadra
L’ESORDIO DI BALOTELLI E SANTON - Nel 2007-2008 Roberto Mancini senza crearsi molti scrupoli lanciò un giovanissimo Mario Balotelli. L’attuale ct della Nazionale italiana fu ripagato alla grande dall’attaccante bresciano che, alla sua prima stagione nella massima serie, riuscì a realizzare 3 reti in campionato e 4 in Coppa Italia. La stagione successiva si impose alla ribalta un altro giovane italiano: Davide Santon. Venne lanciato in prima squadra da Josè Mourinho nella seconda metà del campionato. Storica divenne la prestazione del terzino nell’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Manchester United quando si ritrovò, appena diciottenne, ad affrontare un mostro sacro del calcio come Cristiano Ronaldo. I tifosi dell’Inter sognavano un nuovo Javier Zanetti ma, dopo quella stagione, il natio di Portomaggiore non riuscì più ad esprimersi a quei livelli.
RIMPIANTI NERAZZURRI - Il terzino classe 1992 Cristiano Biraghi fu aggregato nella stagione 2010-2011 al ritiro della prima squadra siglando anche una meravigliosa rete in un’amichevole precampionato contro il Manchester City. Dopo aver esordito in Champions League con la maglia nerazzurra seguirà una girandola di prestiti e la cessione definitiva al Pescara nel 2016. Ecco uno dei casi in cui l’Inter avrebbe potuto fare meglio guardando l’attuale parco dei laterali difensivi nerazzurri e le prestazioni di Biraghi con la maglia della Fiorentina e quella della Nazionale. La stagione 2011-12 fu probabilmente la più prolifica per la Primavera della Beneamata e portò alla ribalta il tecnico Andrea Stramaccioni che, lo stesso anno divenne anche allenatore della prima squadra. Sotto la guida del mister romano i giovani nerazzurri, infatti, vinsero la NextGen Series ed il campionato. In quella rosa troviamo tanti giocatori attualmente affermatisi in Serie A cui l’Inter non credette fino in fondo. Ci riferiamo in particolare a Marco Benassi ed Alfred Duncan, oggi centrocampisti rispettivamente di Fiorentina e Sassuolo. Il primo fu lanciato in prima squadra dal suo ex tecnico in Primavera ma, dopo una stagione condita anche da una rete in Europa League, venne ceduto in prestito al Livorno non facendo mai più ritorno alla casa madre. Meno fortuna per il secondo che, sempre nel 2012-13 registrò quattro presenze tra campionato e Coppa Italia venendo ceduto in prestito a gennaio al Livorno. Dopo un paio di anni la Primavera dell’Inter è tornata alla ribalta lanciando dei giovani, oltre a Zaniolo, di cui potremo sentire parlare in futuro.
I RECENTI PROTAGONISTI - Dopo un paio di anni la Primavera dell’Inter è tornata alla ribalta lanciando dei giovani di cui potremo sentire parlare in futuro. Uno di questi è Andrea Pinamonti che, dopo una stagione passata a seguire le orme di Mauro Icardi è stato girato in prestito al Frosinone dove si sta mettendo in ottima mostra. I grandi protagonisti dello scorso campionato, invece, sono stati “usati” per raccogliere i famosi 45 milioni di plusvalenza validi per rientrare nei paletti del settlement agreement del Fairplay finanziario. Come visto l’Inter negli ultimi anni ha puntato molto sul settore giovanile trovando anche molti successi la speranza però è che la società meneghina nei prossimi anni possa dare più spazio anche in prima squadra ai talenti nati in casa.