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    Inter, il tempo del turnover è finito: la Champions deve essere ancora conquistata

    Inter, il tempo del turnover è finito: la Champions deve essere ancora conquistata

    • Pasquale Guarro, inviato a Napoli
    La sconfitta di Napoli segna una linea di confine, lo stop, quasi inevitabile, del turnover. Non è una novità, soprattutto in mediana, dove l’Inter non può privarsi contemporaneamente di due titolari su tre. Altrimenti il  rischio è quello di consegnarsi nelle mani dell’avversario, esattamente come al Maradona, dove il disastroso Gagliardini e il timido Asllani sono finiti in pasto agli azzurri. È vero, le scelte di Inzaghi sembravano inevitabili: mercoledì a Roma, i nerazzurri, si giocheranno la finale di Coppa Italia e prima di Napoli, martedì scorso, c’è stato il derby di Champions, che ha portato via molte energie, fisiche e mentali. Così si è arrivati all’Inter di Napoli, con D’Ambrosio, Bellanova, Asllani, Correa e Gagliardini. I primi due se la sono cavata, i restanti tre, invece, sono andati a fondo. 

    Non distragga la finale di Istanbul, tanto inattesa quanto prestigiosa. C’è ancora una Champions da raggiungere e bisognerà farlo passando dal campionato, affare ben più semplice rispetto alla strada B, visto che il City rappresenta uno scoglio ben più impegnativo di Atalanta e Torino, prossime avversarie dell’Inter in campionato. Prima ci sarà la finale di Roma contro la Fiorentina, poi quella di Serie A contro gli uomini di Gasperini, tre giorni dopo. Non si giocherà lunedì perché in quel giorno sono fissate le nozze di Lautaro, non il massimo della vita. 

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    Ci sarà da stringere i denti, rischiando anche qualcosa. Proprio in virtù di quella Champions da conquistare. Perché Inzaghi sperava di riuscire a strappare qualche punto al Maradona, ma ciò non è accaduto e arrivare con l’acqua alla gola all’ultima con il Torino sarebbe un passo indietro enorme, quasi a tornare a quell’Inter di Spalletti che rimandava all’ultima giornata di campionato la possibilità di andare a riveder le stelle. La sfida con l’Atalanta va affrontata come un impegno europeo, probabilmente confermando gran parte degli uomini che scenderanno in campo a Roma. Per buona pace del turnover.

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