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    Inter, il piano di Conte: Icardi addio prima del ritiro, ma in Italia c'é solo la Juve

    Inter, il piano di Conte: Icardi addio prima del ritiro, ma in Italia c'é solo la Juve

    L'Inter di Antonio Conte è pronta a prendere il via. L'allenatore salentino è già a Milano, si è già messo al lavoro con gli uomini dell'area comunicazione (LEGGI QUI) per registrare i video promozionali e sta ora aspettando soltanto l'annuncio, previsto per oggi, dell'esonero di Luciano Spalletti per rendere ufficiale il suo approdo in nerazzurro. Un progetto chiaro e lineare con Conte che ha preteso e ottenuto, che il caso Icardi venga risolto nel più breve tempo possibile.

    ADDIO ENTRO IL RITIRO - Il progetto tecnico dell'allenatore salentino è chiaro e lineare: nel suo spogliatoio non c'è spazio per prime donne e per uomini in grado di creare scompiglio dentro e fuori dal campo. Per questo, per Conte, l'addio di Icardi è inevitabile e secondo la Gazzetta dello Sport ha ribadito alla società che non vorrebbe trovarsi, ad inizio ritiro, a gestire internamente il reintegro della punta.

    IL BILANCIO E LA JUVE - Una data ben precisa, in realtà, l'Inter ce l'ha ben in testa. Il 30 giugno 2019 si chiude un bilancio che si preannuncia sì in rosso, ma che è stato già valutato positivamente dalla Uefa tanto che il club nerazzurro sta pensando di caricare nell'annata in corso anche i costi della buonuscita da garantire a Spalletti. Cedere Icardi entro il 30 giugno, tuttavia, aiuterebbe l'inter anche nella gestione del passivo massimo nel corso del triennio realizzando anche una plusvalenza mosntre che darebbe margine di manovra anche sul mercato. Il problema? Icardi vuole rimanere in Italia e in Italia c'è solo la Juve che può e vuole permettersi i costi dell'affare per strapparlo ai nerazzurri: non meno di 70 milioni e non meno di 8 all'anno al giocatore. Chi la spunterà?

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