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Inter, il piano di Conte: Icardi addio prima del ritiro, ma in Italia c'é solo la Juve
ADDIO ENTRO IL RITIRO - Il progetto tecnico dell'allenatore salentino è chiaro e lineare: nel suo spogliatoio non c'è spazio per prime donne e per uomini in grado di creare scompiglio dentro e fuori dal campo. Per questo, per Conte, l'addio di Icardi è inevitabile e secondo la Gazzetta dello Sport ha ribadito alla società che non vorrebbe trovarsi, ad inizio ritiro, a gestire internamente il reintegro della punta.
IL BILANCIO E LA JUVE - Una data ben precisa, in realtà, l'Inter ce l'ha ben in testa. Il 30 giugno 2019 si chiude un bilancio che si preannuncia sì in rosso, ma che è stato già valutato positivamente dalla Uefa tanto che il club nerazzurro sta pensando di caricare nell'annata in corso anche i costi della buonuscita da garantire a Spalletti. Cedere Icardi entro il 30 giugno, tuttavia, aiuterebbe l'inter anche nella gestione del passivo massimo nel corso del triennio realizzando anche una plusvalenza mosntre che darebbe margine di manovra anche sul mercato. Il problema? Icardi vuole rimanere in Italia e in Italia c'è solo la Juve che può e vuole permettersi i costi dell'affare per strapparlo ai nerazzurri: non meno di 70 milioni e non meno di 8 all'anno al giocatore. Chi la spunterà?