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    Inter, il delicato sfogo di Asllani è un inno alla speranza

    Inter, il delicato sfogo di Asllani è un inno alla speranza

    • Pasquale Guarro
    A voce bassa ma con l’onestà di chi comunque accetta senza paura che certi sentimenti possano venire a galla. Nella sala stampa del Bentegodi, Kristjan Asllani si è espresso in purezza, evitando i luoghi comuni che stanno anestetizzando la comunicazione dei nostri tempi, ormai legata a concetti preconfezionati e insopportabili giri di parole che puntualmente evadono le domande più delicate. Dal punto A fino al punto B senza interferenza alcuna. Il coraggio è anche questo, non solo affondare un tackle con decisione o azzardare una giocata. 

    VIA UN PESO - “Se mi sono tolto un peso con la prestazione e l’assist di questa sera? Sì, perché le cose che scrivono le leggiamo anche noi. Sono contento che la mia famiglia non le guardi, ma un piccolo peso me lo sono tolto”. Sono passate quasi inosservate queste dichiarazioni di Asllani, eppure tra le righe c’è tutto: la sofferenza, il sollievo, perfino la preoccupazione che certi giudizi possano ferire non tanto lui quanto chi gli vuole bene. Ogni singola parola sussurrata con garbo, a dimostrazione di come il suo intento non fosse quello di volersi togliere il classico sassolino dalla scarpa dopo la prima prestazione buona. Ciò che Asllani voleva, era dire che a volte certi giudizi possono ferire. E l’ha fatto, scegliendo tra l’altro il modo migliore d’esprimersi e dimostrandosi oltremodo sensibile. 

    SE STESSO - La stessa delicatezza che ha avuto anche quando gli hanno chiesto se dopo la bella prestazione di Verona si aspettasse di partire titolare in Champions contro il Lipsia: “Io mi auguro che rientri Calhanoglu perché è fortissimo, sappiamo che calciatore è, così come sappiamo quanto ci sia utile”. E allora molti a quel punto si sono chiesti: “Ma questo ci è o ci fa?” Perché il calcio è dei marpioni, dei figli di buona donna. E se hai la possibilità, ogni tanto, di giocare e metterti in mostra, col cavolo che ti auguri certe cose. E allora sorge un dubbio: sarà che questo ragazzo è fin troppo puro per stare lì a nuotare in mezzo agli squali? Forse sì. O forse no, perché poi fondamentalmente occorre un bel coraggio per parlare alla Asllani, che al di la di tutto si merita quantomeno i complimenti per essersi distinto con merito da quel terribile mondo, quello del calcio, degli uomini e dei sentimenti standard. 

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    MegaInter
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    e chiaro a tutti che Asllani e una riserva , e Inzaghi dovrebbe farlo giocare di più

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