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    Icardi fa 50: è decisivo e piace a tutti

    Icardi fa 50: è decisivo e piace a tutti

    • Pasquale Guarro

    Al 73’ del secondo tempo i pagellisti erano già pronti: 5 secco e solita motivazione: "Non gli arrivano palloni, ma anche lui aiuta poco la squadra". Cose dette e ridette, scritte e riscritte, e che sarebbero sicuramente tornate a valanga oggi se solo Icardi non avesse deciso di fare quello che ormai continua a fare da quando ha imparato a camminare: gol. 

    HA RAGIONE LUI - 100 presenze e 50 gol con la maglia dell’Inter, numeri che spiegano chiaramente una sola cosa: non c’è dubbio su chi abbia ragione tra lui e chi lo critica. Come sempre parlano i fatti, quelli di Icardi addirittura cantano lirica. Difficile trovare in giro per il mondo un classe ’93 che abbia la media gol del rosarino, non a caso Simeone gli fa il filo e neanche a Mourinho dispiacerebbe molto averlo in rosa. Il suo unico problema è che da Milano sono passati - negli ultimi anni - attaccanti come Eto’, Milito, Vieri e Ronaldo. Gente che probabilmente ha fatto dimenticare al grande pubblico che esistono anche attaccanti diversi, con caratteristiche uniche. Alla Juve questo lo sanno molto bene, visto che per anni Trezeguet ha vissuto di rendita dietro al grande lavoro che la squadra svolgeva per lui. 


    UN SOLO OBIETTIVO - Grazie tante, dirà qualcuno: gli altri lavorano e tu fai gol. Esatto, ma la verità è che poi quando ti trovi lì davanti non è più così semplice metterla dentro. Icardi invece lo fa. Lo fa perché conserva il sangue freddo del bomber di razza, perché sente la porta come pochi e perché vive solo ed esclusivamente con l’obiettivo di vedere il pallone varcare la linea di porta. La rete segnata contro il Frosinone è il chiaro esempio di quanto scritto: un pallone verso l’area di rigore, Icardi - con la porta alle spalle - aggredisce la sfera e la spinge in rete con un colpo di testa di rara fattura. Se tutto questo è scontato… Il bomber argentino tiene in ansia, sparisce, e quando credi di doverti rivolgere a chi l’ha visto, eccolo che citofona sorridente al campanello di casa. 

     

     

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