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Inter, Gabigol non è felice: tra de Boer, l'ingaggio e la strana mossa d'agosto
Tra i tanti volti scuri di casa Inter in un periodo decisamente negativo, ce n'è uno che spicca su tutti. Perché meno di due mesi fa è stato preso dal Santos per quasi 30 milioni di euro, ma da quel momento Gabigol è praticamente sparito. La presentazione in grande stile, uno spezzone col Bologna e poi solo panchina. E adesso come normale che sia è tutt'altro che felice del suo scarso utilizzo (così come è dispiaciuto per l'inizio mediocre dell'Inter) per diverse motivazioni.
DE BOER, CHE FAI? - I procuratori di Gabigol vivono come "incomprensibile" la situazione attuale. Ed è facile immaginare come il giocatore non sia soddisfatto di quanto Frank De Boer lo stia impiegando: il dialogo tra i due era ottimo fino a qualche settimana fa, poi quei continui "non è pronto" da parte dell'allenatore olandese a un attaccante che ha già giocato nel Brasile e corteggiato dai top club europei non hanno fatto piacere al ragazzo.
LE DOMANDE DI GABIGOL - Il ragazzo ne fa anche una questione d'ingaggio, di tempistiche e di paragoni: Gabigol è stato pagato tanto sia come cartellino che come ingaggio (tra i più alti della squadra), perché De Boer lo considera ancora fuori dai piani a fine ottobre? Altra domanda che il giocatore si fa: perché l'Inter ha fatto di tutto per prenderlo subito quando poteva arrivare a gennaio e completare l'annata al Santos? Una mossa considerata strana: ambientamento, d'accordo. Ma per non giocare mai in partita così da "non bruciarlo" quando in Sudamerica era titolare fisso, mica ne giova la sua crescita. Anzi. Per un ragazzo che ha compiuto da poco 20 anni, non 16: va ricordato, visto che in molti dicono "come aveva fatto il Milan con Pato"... che era 17enne. In più, vedere in campo tanti giovani in Serie A (vedi i vari Locatelli, Murgia, Donnarumma) aumenta le domande in un Gabigol che ha voglia di giocare per dare tutto se stesso per l'Inter. Nella speranza che tutto si sblocchi al più presto.