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Inter, Frattesi e due gol che sanno di derby. La verità sul Milan e l’affare col Sassuolo. Ma non basta per Inzaghi…
BOMBER - La sua doppietta agli ucraini è un salvagente per gli azzurri che navigavano in un mare in tempesta. Due gol dei suoi, tanto cercati quanto espressione di una mezzala che ha il cielo come limite. L’ex Sassuolo ha messo in mostra tutto il suo arsenale. Forza fisica, tempismo, freddezza sotto porta. Il centrocampista più box to box prodotto dal calcio italiano negli ultimi anni. Più di Barella, più di Tonali che pure in Inghilterra ci è finito. Uno con queste doti può e deve mettere nel mirino la doppia cifra, quel contributo dai centrocampisti che trasforma una buona squadra in una che domina. Che sia l’Italia o l’Inter.
MERCATO – Il braccio di ferro per lui tra le milanesi è stato rigido. L’ha vinto l’Inter che ha sfruttato gli ottimi rapporti con il Sassuolo e se l’è assicurato in prestito con obbligo di riscatto per 33 milioni. Di questi 6 sono stati pagati subito mentre i 5 di bonus più obbligo di riscatto scatteranno a febbraio 2024. A questi è da aggiungersi il 10 per cento della eventuale futura vendita. Insomma un affarone, se poi si consideri che, con Mulattieri al Sassuolo valutato 6-7 milioni, da 33 si arriva ad un esborso di 26/27. Beffato il Milan dunque, anche se il club, a bocce ferme, ha smentito di aver partecipato a un’asta per lui. Moncada e Furlani si sono concentrati sull’estero ma l’agente dello stesso centrocampista, Riso, ha ammesso di averne parlato anche coi rossoneri. A far propendere l’asticella verso il naviglio nerazzurro è stata la volontà del giocatore convinto da Inzaghi, dalle sue telefonate e dal modulo di gioco più congeniale alle sue caratteristiche
INTER – Con questa doppietta, Frattesi si presenta all’Europa intera e dimostra che, anche quando il livello si alza, lui c’è. Raggiunge quota tre in azzurro, dopo la marcatura in Nations League. I gol però si pesano e questi hanno un peso specifico enorme. Il ragazzo è diventato grande e lancia un messaggio anche al suo altro allenatore, Simone Inzaghi. Scalare le gerarchie dell’interista, si sa, è arduo ma un giocatore di questa utilità tout court non può essere un comprimario. Quindi sarà titolare nel derby? Dalla Pinetina arrivano notizie discordanti. I nerazzurri infatti hanno una sorta di colonia fuori con le nazionali e, uno dei pochi che è rimasto ad allenarsi col gruppo, è proprio quel Mkitharyan con cui Davide si gioca il posto. L’armeno è rimasto a Milano e ha un feeling speciale col Milan, trafitto in semifinale di Champions. Con Calha e Barella sicuri del posto, c’è il rischio che Frattesi abbia scacciato via i fantasmi di una nazione ma, sabato prossimo, debba guardare almeno buona parte del derby come tutto il resto dell’Italia pallonara.