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Inter, Frattesi: "Che duelli con Dumfries, ecco chi avrei voluto sfidare"
"Nella mia vita e nella mia carriera ci sono stati diversi momenti importanti. Da bambino, per esempio, quando mi hanno cambiato ruolo e da attaccante mi hanno messo a fare la mezzala. All'inizio ero arrabbiato ma poi ho capito che avevano ragione. Un altro è sicuramente l'esordio in Nazionale, è stata la chiusura di un cerchio".
"La mia passione per il calcio è nata perché ero un bambino molto attivo e pieno di energia e mia mamma, cercando un modo per farmi stancare, ha deciso di portarmi agli allenamenti. Quello che mi ha fatto innamorare di questo sport, ancor prima del gioco, è stato il concetto di gruppo, il relazionarsi con le altre persone e poi le amicizie che si creano e durano nel tempo".
"Tra i miei compagni di squadra mi piace sfidare Dumfries, è veramente tosto e con lui si creano sempre dei bei duelli, poi ci divertiamo molto a sfidarci. Mi sarebbe piaciuto sfidare Javier Zanetti, un avversario difficilissimo perché in campo era inarrestabile".
"Come mi preparo alle sfide? Il giorno della partita ascolto un po' di musica, oltre a questo non ho particolari rituali. L'adrenalina sale da sola quando entri in campo e vedi lo stadio pieno di tifosi che sono lì per sostenerci".
"Il mio primo gol in maglia nerazzurra è la rete nel derby! Ricordo che la sera mi rigiravo nel letto, avevo l'adrenalina a mille. È stata una delle giornate più belle della mia vita". "La Supercoppa italiana è stato il mio primo trofeo con questa maglia, ha un valore speciale".
"Lo Scudetto è il risultato della cavalcata incredibile che abbiamo fatto. Condividere quella gioia con la mia famiglia, con mia nonna, è stato fantastico".