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    Inter-Eto'o, retroscena di un addio

    Inter-Eto'o, retroscena di un addio

    • Alberto Brandi

    Eto'o-Inter il divorzio si celebra a Pechino. Fischio finale della Supercoppa Italiana, il Milan festeggia, il Re leone nerazzurro fa il bilancio dei primi giorni della nuova stagione. L'ambiente è cambiato, il suo approccio con Gasperini non è stato positivo, le soluzioni tattiche non lo hanno convinto. Come i piani futuri della società.

    Eto'o pensa che non ci saranno grandi investimenti da Palazzo Saras. Che il vento è un cambiato. Da tutto questo nasce l'idea di riallacciare i contatti con l'Anzhi, gli ambiziosi russi respinti con un "no grazie" al loro primo assalto.

    L'uomo-mercato dei russi, German Tkachenko non tarda a piombare a Milano, accompagnato al tavolo delle trattative da rappresentanti e intermediari di Eto'o. Idee chiare: offerta di 20 milioni all'Inter (che ne chiede 40), ingaggio raddoppiato al giocatore. I russi sanno che nel bilancio di Moratti il valore di Eto'o si è quasi azzerato: la cifra di 2 anni fa è stata quasi tutta ammortizata. Quello che offrono sarebbe praticamente una plusvalenza netta per l'Inter. Per quello rimangono rigidi sulla loro offerta. La trattativa decolla e, in pochi giorni, basta che le 2 società trovino un punto d'incontro, a non più di 25 milioni, perché vada tutto in porto.

    Il contratto tra Eto'o e l'Anzhi, molto complesso, è in via di stesura. Oltre al ricco ingaggio, il camerunese ha garantito un "pacchetto-voli" per stare vicino alla famiglia che non lo seguirà nell'avventura a Mosca, dove i giocatori dell'Anzhi vivono e si allenano per spostarsi a Makhachkala solo il giorno delle partite. Signora Eto'o ed eredi resteranno a Milano o, al massimo, si sposteranno a Barcellona.

    L'addio è, insomma, consumato. Ma, a giochi fatti, a Eto'o è rimasto un pizzico di amarezza. E' stato lui- è vero- a dare il via alla trattativa, ma è rimasto sorpreso dall'assoluta passività dell'Inter, velocissima a sedersi al tavolo delle trattative. In cuor suo sperava in un riavvicinamento. Forse sarebbe bastato un allungamento del contratto di un anno e qualche rassicurazione sul futuro per un secondo "no" ai russi.

    Ma dall'Inter non si è mossa una foglia. Così le strade si sono divise. Al ritorno dal Camerun, a Ferragosto, Eto'o sarà un giocatore dell'Anzhi. E la maglia numero 9 dell'Inter, probabilmente, non avrà ancora un padrone.

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