Eder: 'Tante offerte, poi mi ha chiamato l'Inter. Io e Mancini...'
Eder non ha ancora trovato il primo gol con la maglia dell'Inter, ma ai microfoni di Inter Channel si mostro comunque molto felice della sua nuova squadra, tornando sulla sua scelta a gennaio di venire a Milano: "A gennaio c'erano tante voci, anche qualcuna dall'Inghilterra. Quando ho saputo dell'interesse dell'Inter non ho avuto il minimo dubbio. Conoscevo già il nostro campionato, arrivare nella famiglia dell'Inter è stato facile, perché tutti mi hanno trattato bene. Non solo i compagni ma anche tutte le persone che lavorano qua. In questi 11 anni in Italia sapevo della grande storia dell'Inter per averla anche affrontata tante volte. Giocandoci ho scoperto ancora di più la grande organizzazione, i tifosi in tutta Italia e nel mondo". Sul suo rapporto con Mancini, ha smentito ogni voce di possibili malmori: "Mi trovo bene, è un allenatore che tiene tutti sulla corda, tutti dobbiamo stare bene ed essere sempre pronti. Per lui parla la carriera, quello che ha fatto e quello che ha vinto". Chiude con curiosità sull'origine del suo nome e sul numero che porta sulla maglia (23): "Papà era appassionato di calcio, quando ero ragazzino mi portava a vedere il Vasco da Gama di Eder e mi raccontava dei suoi goal. Era un giocatore veramente forte. Il numero l'ho scelto alla Sampdoria e mi ha portato bene, così l'ho tenuto anche all'Inter. Ho avuto anche il 7 ed il 17 in carriera, ma dalla Sampdoria in poi ho scelto questo. Il mio idolo da bambino era Ronaldo, il Fenomeno, uno dei più forti di sempre".